Una bambina di 4 anni è morta dopo qualche ora dal ricovero all’Ospedale di Sciacca, in provincia di Agrigento.
I genitori originari di Sambuca di Sicilia sempre nell’Agrigentino, hanno deciso di presentare una denuncia ai Carabinieri per accertare le cause della morte della figlia, avvenuta nel nosocomio Giovanni Paolo II di Sciacca, dove la bimba era stata ricoverata poche ore prima.
La procura ha già aperto un’inchiesta ed è stata disposta l’autopsia sul corpo della piccola per far luce sulle cause della sua improvvisa morte. Stando a quanto ricostruito finora, la bambina sarebbe arrivata in ospedale, accompagnata da papà e mamma, con febbre alta.
In area di emergenza è stato deciso il suo ricovero nel reparto di Pediatria dove il quadro clinico è peggiorato fino al decesso. Mentre i medici avevano predisposto una serie di analisi infatti le condizioni della bambina sono peggiorate in poche ore fino al tragico epilogo.
Il sospetto è che si sia trattato di una pericardite acuta, il cui sintomo più caratteristico è un dolore toracico che inizia in modo improvviso per peggiorare con colpi di tosse, respiri profondi, e anche presenza di febbre.
Nella denuncia presentata, i familiari ipotizzano delle responsabilità da parte degli operatori sanitari e toccherà agli inquirenti stabilire le cause vere del decesso. I pm hanno inoltre, ordinato l’acquisizione delle cartelle cliniche della bambina per l’avvio delle indagini.
Sciacca bambina di 4 morta in ospedale: che cos’è la pericardite acuta
La pericardite è una condizione caratterizzata dall’infiammazione del pericardio, cioè la membrana che riveste il cuore.
Questa è costituita da due foglietti separati da uno spazio molto sottile, in cui si raccogli una piccolissima quantità di liquido che svolge una funzione lubrificante e permette che il movimento del cuore non causi sfregamento.
In caso di infiammazione, il liquido contenuto in questo spazio aumenta di volume provocando dolore al torace e, molto raramente, ostacolando la normale funzione cardiaca.
La causa della pericardite nei bambini è spesso ignota, pertanto nella maggior parte dei casi si definisce “idiopatica”. Talvolta, invece, è causata da un’infezione, di solito virale.
In alcuni casi, lo stimolo iniziale è rappresentato da interventi chirurgici cardiaci in cui si apre il pericardio: in questo caso si parla di sindrome post-pericardiotomica.
In altri casi, la pericardite è causata da un trauma del torace e, in altri casi ancora, da malattie infiammatorie o autoimmunitarie. Non è possibile prevenire la pericardite.
Le terapie di cui attualmente disponiamo, se adeguatamente applicate, possono ridurre ma non eliminare il rischio di ricadute nelle forme ricorrenti. Sono in corso alcuni studi clinici per verificare se l’utilizzo preventivo di farmaci antinfiammatori (ad esempio Colchicina) prima di un intervento cardiochirurgico che richieda l’apertura del pericardio, possa ridurre il rischio di pericardite post-pericardiotomica.
Altri casi simili in Sicilia
Seppur diverso nelle modalità, la Sicilia era stata colpita da un altro tragico lutto nelle scorse settimane. Cristian Miceli, 13 anni di Santa Flavia, in provincia di Palermo è morto dopo avere accusato un malore a scuola. Dopo un’osservazione di sei ore i medici della rianimazione dell’ospedale dei Bambini di Palermo hanno dichiarato la morte cerebrale. I sanitari del 118, con la dottoressa Anna Calcaterra, erano riusciti a rianimarlo, infatti il cuore aveva ripreso a battere, ma un’emorragia cerebrale aveva pregiudicato la ripresa dello studente.
Altra indagine aperta sulla morte di un bambino di poco meno di un anno portato all’Ospedale di Villa Sofia nel Novembre scorso quando già era privo di vita. I medici del Pronto Soccorso che lo hanno visto appena arrivati non hanno potuto fare altro che constatare la morte.
Dopo i primi tentativi di soccorso e la constatazione della morte già avvenuta, i sanitari avevano infatti chiamato i Carabinieri informandoli di quanto avvenuto. Immediati sono scattati i primi accertamenti da parte dei militari nel tentativo di comprendere le fasi che hanno preceduto la tragedia e portato alla drammatica conclusione.