Lo scorso giovedì 23 marzo il CPR, il Comitato prezzi e rimborsi dell’Aifa, ha sospeso la possibilità di rendere gratuita la Prep. Si tratta della pillola per l’HIV, in grado di prevenire la malattia. Forte ed immediata la reazione delle associazioni che si occupano di questa patologia e di quelle che tutelano i diritti lgbt+ che gridano allo scandalo.
La pillola che previene l’Hiv, di cosa si tratta
Fare prevenzione con una pillola per l’HIV è possibile. La profilassi, in gergo Prep, consiste nel prendere farmaci anti-HIV da parte di persone negative, che hanno corso il rischio di contrarre la malattia. La terapia, che si basa sull’assunzione di compresse, deve essere effettuata prima e dopo il pericolo, da parte ad esempio di chi ha avuto rapporti sessuali non protetti, o sa di aver utilizzato siringhe in comune con altre persone. Approvata fin dal 2012 della Fda, la Food and Drug Administration Statunitense, e nel 2016 dall’EMA, l’Agenzia europea del farmaco, riduce sensibilmente il rischio di diventare sieropositivi. I risultati della profilassi sono confortanti. A confermarlo, le più importanti agenzie sanitarie internazionali che non hanno dubbi. Secondo gli studi infatti il farmaco, di cui si conoscono già risultati ed eventuali effetti collaterali, se assunto correttamente offre una protezione che sfiora il 100%.
È per questo motivo che, già da qualche tempo, si discute e si richiede che la Prep possa essere facilmente accessibile a tutti e gratuita. Questo migliorerebbe di gran lunga i dati sulla possibilità di contrarre l’HIV. Lo dimostrano infatti i Paesi in cui il medicinale è già rimborsabile, come ad esempio Francia, Germania, Spagna Portogallo, Belgio, Danimarca, Finlandia, Regno Unito e molti altri. In Italia, al momento, può essere prescritta soltanto da medici specializzati in malattie infettive. Le spese relative al farmaco, circa 60 euro a confezione, ed eventuali accertamenti diagnostici, sono tutti a carico del cittadino.
La decisione di Aifa e la rabbia delle associazioni
Il Comitato prezzi e rimborsi dell’Aifa lo scorso giovedì 23 marzo, ha deciso di sospendere e rinviare la decisione sulla gratuità della Prep. Il compito del CPR, in realtà, era esclusivamente quello di definire il prezzo d’acquisto del farmaco da parte del nostro Servizio Sanitario, da trattare poi con le aziende produttrici. La CTS, la Commissione Tecnico-Scientifica di AIFA, che certifica sicurezza, indicazioni d’uso e rimborsabilità dei medicinali, aveva infatti già dato il suo via libera. Una scelta che ha scatenato l’ira delle associazioni che si occupano di Aids e Hiv oltre a quelle che tutelano i diritti lgbt+ e che insieme hanno lanciato una petizione.
“La decisione di Aifa di rinviare il via libera alla gratuità della Prep – scrivono le associazioni – l’efficacissima profilassi pre-Esposizione che previene l’Hiv, proprio nell’ultimo passaggio autorizzativo, è grave e inaccettabile per un paese come il nostro. L’Italia ha sottoscritto in ambito Onu l’impegno a sconfiggere l’Aids entro il 2030. Questo stop, dopo altri nulla di fatto da parte di Aifae del Ministero della Salute, conferma come l’Italia sia uno dei paesi occidentali più arretrati e oscurantisti sul fronte della prevenzione dell’Hiv. Ed è uno dei pochi a welfare avanzato a non erogare gratuitamente questo farmaco”.
La mancata gratuità della pillola che previene l’HIV potrebbe portare a un aumento vertiginoso dei casi nei prossimi anni. Un’ascesa secondo le associazioni assolutamente evitabile. “Ad Aifa – prosegue il comunicato – chiediamo di non tradire il proprio mandato e la propria autonomia e di procedere subito al via libera. Speriamo che questo rinvio non sia stato influenzato dall’imminente riorganizzazione dell’Agenzia, dal rinnovo di organismi e cariche o dal mutato clima politico”. Infine un appello anche al Ministro della Salute Schillaci e il lancio di una petizione. “Chiediamo – concludono le associazioni – di fare chiarezza su quanto sia accaduto e di sollecitare decisioni conformi alle raccomandazioni internazionali. Alle cittadine e ai cittadini chiediamo di essere al nostro fianco e di sostenerci in questa battaglia di civiltà e diritti aderendo alla petizione: “PrEP gratuita subito e per tutt@” che lanciamo da oggi”.