Fabio Paratici è stato sospeso dalla FIFA, il massimo organo mondiale del calcio ha esteso la squalifica di trenta mesi comminata dalla FIGC in merito all’inchiesta sulla Juventus nell’ambito del processo della giustizia sportiva sul caso plusvalenze, anche se per renderla definitiva bisognerà attendere la decisione del Collegio di Garanzia dello Sport del Coni sul ricorso. Il dirigente del Tottenham è così costretto a lasciare l’incarico di managing director presso il club londinese già alle prese con l’esonero di Antonio Conte.
La sua inibizione di 30 mesi inizialmente si applicava solo al calcio italiano, ma la FIFA ha dichiarato al The Guardian che la sanzione sarà estesa: “La FIFA può confermare che, a seguito di una richiesta della Federcalcio italiana (FIGC), il presidente del comitato disciplinare ha deciso di estendere le sanzioni inflitte dalla FIGC a diversi dirigenti di calcio in modo che abbiano effetto a livello mondiale“. Questo vuol dire che Paratici, attualmente direttore sportivo del Tottenham, può continuare a lavorare internamente al club, ma non potrà fino alla fine della squalifica condurre direttamente trattative e operazioni di mercato, firmare accordi e parlare con agenti per negoziare trasferimenti e contratti, mentre può partecipare alle riunioni del club.
Lo scorso 20 gennaio l’ex dirigente bianconero era stato sanzionato con 30 mesi di inibizione nell’ambito del procedimento della giustizia sportiva sul caso plusvalenze Juve. Il club è stato penalizzato di 15 punti, inibizione di 2 anni invece ad Andrea Agnelli e Maurizio Arrivabene, 1 anno e 4 mesi a Federico Cherubini e 8 mesi a Pavel Nedved. Il 19 aprile prossimo ci sarà l’udienza al Collegio di garanzia dello Sport presso il Coni per valutare il ricorso da parte del Club bianconero e dei suoi ex dirigenti.
Dall’addio di Conte al futuro incerto
Le grane per il Tottenham sono cominciate con l’addio di Antonio Conte. L’eliminazione in Champions League contro il Milan e un campionato che sta rispettando le aspettative senza però trovare mai il guizzo per emergere. Proprio Fabio Paratici poche ore prima della notizia della Fifa aveva preso le parti del tecnico pugliese: “Sappiamo quanto sia stata difficile questa stagione per Antonio Conte personalmente, sono morti Gian Piero Ventrone e Gianluca Vialli, poi ha subito l’intervento. La società lo ha sostenuto, siamo stati vicini, ma alla fine siamo arrivati a questo accordo reciproco. Penso che la decisione che abbiamo preso sia quella giusta per tutti“.
La squadra è stata affidata allo storico vice allenatore di Conte, Christian Stellini, fino al termine della stagione. “Ora tocca a Stellini che aveva gestito la squadra anche quando Antonio era malato in questa stagione ed è stato bravo. Ha molta esperienza come secondo ed è stato anche primo allenatore in passato. Poi abbiamo anche Ryan Mason che può aiutarlo molto, fa parte di questo club da molto tempo e sa tutto della squadra e dei giocatori. Siamo fiduciosi che possono fare un ottimo lavoro. I giocatori non dovranno cambiare abitudini e stile di allenamento, penso che cambiare tutto quando mancano solo 10 partite sia complicato per farli adattare” ha aggiunto il managing director degli Spurs.
Il ds ha poi concluso con un bilancio della sua esperienza: “Vorrei soffermarmi non solo su questa stagione, ma anche su quella passata. Quando sono arrivato qui abbiamo parlato di ricostruire le fondamenta e alla fine della stagione abbiamo ottenuto un grande risultato, qualificandoci alla Champions League. Quest’anno abbiamo superato il girone e poi siamo usciti contro il Milan. L’obiettivo è far crescere la squadra e il Club. Credo che siamo cresciuti e abbiamo ottenuto ottimi risultati, poi ovviamente siamo delusi perché potevamo far meglio in FA Cup contro lo Sheffield United. Ogni volta che si perde una partita ci sono dei rimpianti. Vogliamo concludere bene questa stagione ed essere ancora migliori nella prossima“.