Andrea Bosca intervista “I Cacciatori del Cielo”, l’attore è uno dei grandi protagonisti del docufilm dedicato ai cento anni dell’aeronautica militare che porta sullo schermo la vita di Francesco Baracca. Andrea Bosca nel film è Bartolomeo, personaggio di finzione, ma necessario per raccontare il valore dell’amicizia e quanto valesse la famiglia dell’aeronautica per il pilota più leggendario dell’Arma Azzurra. Noi di TAG24 lo abbiamo intervistato.

Andrea Bosca intervista I Cacciatori del Cielo video, l’importanza del ruolo

[bbvideo id=5469273]

Andrea Bosca si è preparato anche andando a vedere gli aerei d’epoca visti nel docufilm, anche se il lavoro più importante è stato sull’aspetto emotivo: “Ho rubacchiato, ci sono poi cose tecnologiche che oggi non ci sono più. All’epoca erano praticamente un pezzo di tela, un bastone, del ferro e un motore di una lavatrice. Quando abbiamo visto che volavano davvero faceva impressione. Io però mi sono concentrato molto sul rapporto tra Bartolomeo e Francesco, ho voluto raccontare la meccanica del cuore di un’umana catena che ci unisce”.

Il lavoro con Beppe Fiorello

Un rapporto con Beppe Fiorello (qui l’ intervista a TAG24) diventato solido sin dai primi ciak del film: “Mi ha fatto molto piacere trovarmi con Beppe e lavorare con lui sin dalle prime nebbie nel veneto. Abbiamo lavorato su due personaggi con grande dignità e umanità, il film racconta che qualunque difficoltà ed anche la guerra va superata con umanità. Dobbiamo cercare di essere dei mediatori, come la nostra aeronautica”, mentre sul fatto di far parte di una storia vera sottolinea: “Ho portato sullo schermo tanti personaggi reali come Pannella, ma in questo caso Bartolomeo è inventato. Serve a mostrare come si affrontano le difficoltà sia nell’aeronautica ma nella vita. Racconta due uomini che si incontrano e riconoscono. Il mio personaggio si eleva con l’istruzione e questa è una delle altre cose che aveva capito Francesco Baracca”.