HIV cos’è: il virus dell’immunodeficienza umana (Human Immunodeficiency Virus) attacca l’organismo umano, distruggendo in particolare i linfociti CD4, i globuli bianchi che sono i responsabili della risposta immunitaria. Il virus dell’HIV viene spesso identificato con l’AIDS (Acquired Immune Deficiency Syndrome), che invece è lo stadio clinico avanzato della malattia. Contrariamente a quanto accadeva in passato (i primi casi di AIDS vennero identificati nel 1981, anche se l’origine risalirebbe al 1920), oggi l’aspettativa di vita delle persone con HIV è la stessa del resto della popolazione grazie alle terapie attualmente disponibili.
HIV cos’è e sintomi
Il virus dell’HIV debilita il sistema immunitario, che non riesce più a fronteggiare batteri, altri virus, tumori e funghi. Le persone colpite diventano così particolarmente suscettibili a infezioni, disturbi e malattie. L’infezione da HIV passa fondamentalmente attraverso tre fasi. La prima, di infezione acuta, si verifica entro 1- 4 settimane dal contagio ed è caratterizzata da un’alta carica virale. I sintomi possono essere:
- febbre
- gola infiammata e/o candidosi orale
- eruzione cutanea o rash
- ghiandole gonfie
- mal di testa
- dolori articolari
- dolori muscolari.
La seconda fase di ‘cronicizzazione’, che può durare anche 8-10 anni, è spesso asintomatica. Il virus dell’HIV potrebbe non creare grandi problemi: rimane però attivo e continua a distruggere il sistema immunitario.
In una terza fase, quella in cui si manifesta l’AIDS se non si seguono terapie antiretrovirali, possono invece verificarsi gravi infezioni, considerando che ormai la risposta immunitaria risulta pesantemente compromessa. Tra le malattie e i disturbi correlati all’AIDS troviamo:
- diarrea cronica;
- tosse persistente;
- mal di gola e piaghe dolorose alla bocca;
- perdita di peso;
- sudorazioni notturne;
- polmonite;
- perdita della memoria e disturbi neurologici;
- neoplasie (linfoma di Burkit, tumore alla cervice, tumore dell’ano).
HIV trasmissione: come si trasmette l’infezione
L’HIV si può trasmettere solo attraverso determinati liquidi biologici di persone con HIV inconsapevoli, oppure che non stiano seguendo una terapia antiretrovirale efficace, nel momento in cui vengono a contatto con ferite della pelle o lesioni delle mucose di un altro soggetto. Ossia:
- sangue;
- sperma e secrezioni vaginali;
- latte materno.
Le vie di trasmissione sono quindi:
- rapporti sessuali vaginali o anali non protetti da efficaci metodi di prevenzione;
- scambio di siringhe o condivisione di strumenti per l’uso di sostanze, ma anche trasfusioni di sangue infetto;
- da madre a neonato durante la gravidanza, al momento del parto oppure (anche se più raramente) con l’allattamento.
Non si trasmette, invece, attraverso la saliva, le lacrime, il sudore, l’urina, oppure con punture di zanzara. Ma neanche condividendo gli spazi o le stoviglie, attraverso carezze e baci.
La possibilità di trasmettere l’infezione da HIV dipende da diversi fattori: dal comportamento messo in atto, ma anche dalla carica virale della persona sieropositiva. Che risulta alta nelle prime settimane dopo l’infezione, ma nulla quando si segue una terapia con farmaci efficaci. Fondamentale resta però la prevenzione.
HIV cura: le terapie antiretrovirali
Per sapere se è stato contratto il virus dell’HIV, l’unico modo è fare un test specifico con prelievo venoso. Esistono anche test rapidi, con risultati in pochi minuti. C’è da considerare il ‘periodo finestra’, in cui il virus potrebbe non essere individuato, che dipende dal tipo di esame effettuato. Nessun test può però rilevarlo immediatamente dopo l’avvenuta infezione.
Non esiste al momento una cura in grado di debellare definitivamente il virus dall’organismo, ma solo terapie per tenerlo sotto controllo da seguire tutta la vita. La svolta in questo campo è avvenuta nel 1996, quando è stata introdotta la terapia con farmaci in grado di bloccare la replicazione virale. Oggi, grazie ai progressi della scienza, il numero di pillole da assumere si è notevolmente ridotto. Sono disponibili diversi farmaci che, combinati tra loro, permettono alle persone con HIV di avere una buona qualità di vita, anche grazie ai minori effetti collaterali. Attualmente si stanno studiando altre tipologie di medicinali, nonché dei vaccini contro l’HIV.