Jonathan Bazzi è nato a Milano nel 1985 e ha 37 anni di età. È uno scrittore italiano.

Jonathan Bazzi: età, malattia, vita privata e genitori

Il rapporto di trasparenza che è riuscito a instaurare con i suoi lettori lo ha portato a raccontare apertamente nel 2016 della sua sieropositività. A questo proposito, ha scritto:

Ho contratto l’HIV ma non sono il paziente che prende atto e si adegua, che convive con un segreto che centuplica l’importanza della diagnosi. Avevo paura che il mio libro potesse restare confinato a un pubblico particolare, al mondo LGBT; quando ho visto che il pubblico di Febbre era molto più ampio e trasversale ho pensato che forse i temi poco trattati suscitano più interesse del previsto”.

Per quanto riguarda la sua vita privata, come lo stesso scrittore ha rivelato, da bambino non è stato cresciuto da i suoi genitori, Concetta e Roberto, ma dai nonni e dagli zii.

Biografia

Jonathan Bazzi è nato a Milano nel 1985, ma è cresciuto a Rozzano, estrema periferia sud della città. Da sempre ha una passione particolare nei confronti della letteratura femminile, oltre a interessarsi alle questioni di genere. La volontà di approfondire le sue conoscenze lo ha poi spinto a laurearsi in Filosofia.

Recentemente il ragazzo ha pubblico il suo primo romanzo autobiografico “Febbre, il libro è stato dedicato ai “bambini invisibili” ossia tutti coloro che sono “cresciuti senza figure affettive che si sono prese cura di loro, ma anche tutti quei bambini che non vengono visti nella loro qualità di bambini e sono costretti a subire circostanze e situazioni tipiche dell’età adulta. Io sono stato uno di loro”.

Ma all’attività di scrittore sta affiancando anche quella di giornalista: in questi anni è infatti riuscito a collaborare con testate importanti, quali Gay.it, Vice, The Vision e Il Fatto Quotidiano.

Nel 2021, è uscito il romanzo Nuovo Decameron. L’8 febbraio 2022, invece, ha pubblicato il suo nuovo libro Corpi minori incentrato sulla storia di un 20enne che lascia la periferia: “Racconta due movimenti essenziali: dalla periferia al centro e dall’amore atteso, sperato, immaginato, all’amore reale”.