Superbonus, come si applica il nuovo sconto in 10 anni? È essenziale considerare i tempi della detrazione fiscale che può essere applicata nella dichiarazione dei redditi. Sulle spese effettuate nel 2022 per i lavori relativi al 110%, si parte infatti dal 2024. Bisogna dunque stare fermi un anno rispetto all’opzione dei quattro anni che sarebbe partita già dal 2023. Ecco tutte le informazioni essenziali sulla scelta del nuovo sconto che sarà irrevocabile per tutto il periodo di validità della detrazione fiscale sui bonus edilizi. L’alternativa rimane sempre la cessione dei crediti d’imposta o lo sconto in fattura.
Superbonus, come applicare il nuovo sconto in 10 anni con la detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi 2024
Tra le novità in arrivo dalla conversione del decreto di blocco dei crediti d’imposta del 17 febbraio 2023, ci sarà la possibilità di scegliere la detrazione fiscale del superbonus a 10 anni rispetto all’attuale normativa che prevede la diluizione in quattro anni. Lo sconto decennale, tuttavia, sarà possibile solo con il differimento di dodici mesi. Ciò significa che i contribuenti potranno iniziare a scalare la detrazione fiscale a partire dalla dichiarazione dei redditi del 2024, saltando quella del 2023. L’opzione di detrazione fiscale decennale è una scelta: se si rimane con il vecchio regime di superbonus – ovvero quello dei quattro anni – la detrazione fiscale parte già con la dichiarazione dei redditi del 2023.
Superbonus 110%, proroga cessione e sconto fino al 30 settembre 2023
Il nuovo strumento di sconto del superbonus va ad affiancarsi agli altri approvati nella Commissione Finanze della Camera nella giornata del 27 marzo scorso. Tutti gli strumenti saranno portati a Montecitorio dal relatore del provvedimento, Andrea de Bertoldi, già a partire da oggi 29 marzo per il voto in Aula. Sulla legge ci sono circa 300 emendamenti che andranno nella direzione di fissare nuove regole del superbonus, della cessione dei crediti e dello sconto in fattura dei bonus edilizi. Tra i provvedimenti che attendono l’ufficialità, c’è la proroga del superbonus villette e unità indipendenti dal 31 marzo al 30 settembre 2023. Ci saranno sei mesi di tempo in più per i contribuenti per effettuare i bonifici alle imprese titolari dei cantieri e far ripartire i lavori. Per avvalersi della proroga è necessario aver terminato il 30 per cento dei lavori entro la fine di settembre dell’anno scorso.
Cessione crediti bonus edilizi: come vendere alla banca
L’alternativa alla detrazione fiscale del superbonus in 10 anni rimane la cessione dei crediti d’imposta. I contribuenti potranno avvalersi di due nuovi strumenti fondamentali approvati dalla Commissione Finanze della Camera. Il primo consiste nel poter raggiungere un accordo di massima con la banca per la vendita dei bonus, firmando successivamente il contratto di cessione definitivo. Questa opzione è utile per comunicare all’Agenzia delle entrate la cessione dei crediti quale strumento di beneficio dei bonus edilizi. Se la cessione definitiva arriva dopo il 31 marzo ed entro il 30 novembre 2023, è necessario pagare la sanzione di 250 euro. Lo strumento si chiama tecnicamente remissione in bonis.
Cessione crediti con la nuova piattaforma Enel X: ecco come funziona
Il secondo strumento che i beneficiari del superbonus avranno a disposizione per la cessione dei crediti d’imposta è la nuova piattaforma che debutterà a breve. Il terzo soggetto, rappresentato da Enel X e da altre società partecipate, comprerà i crediti dai cessionari (banche) liberando spazio fiscale agli istituti che potranno, in questo modo, procedere con nuove acquisizioni di bonus dai contribuenti. Si punta a smaltire circa 19 miliardi di euro di crediti fermi nei cassetti fiscali di banche e imprese. Enel X potrà vendere, in un secondo momento, i crediti d’imposta e gli sconti in fattura a terzi soggetti – soprattutto alle imprese – interessati a comprare i bonus all’approssimarsi della scadenza e alle condizioni di mercato.