Prima ha ucciso la compagna, strangolandola in casa, poi si è suicidato in giardino: questa l’ipotesi di chi sta cercando di far luce sul tragico omicidio-suicidio avvenuto ieri sera, martedì 28 marzo, a Perugia.

I due cadaveri sono stati rinvenuti a Tuoro sul Trasimeno, piccolo comune umbro di 3.737 abitanti della provincia di Perugia. Le forze dell’ordine sono intervenute in un’abitazione in via dei Sette Martiri. Decisivo per chiarire lo svolgimento dei fatti il parere del medico legale: questi aveva giudicato i segni su collo della donna “compatibili con lo strangolamento”. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Perugia.

Omicidio-suicidio a Perugia, decisiva l’autopsia sul corpo della donna

I due protagonisti della vicenda sono marito e moglie, entrambi sui 60 anni. Il corpo dell’uomo era stato trovato nei pressi dell’abitazione, che si trova lungo la via di accesso a Tuoro sul Trasimeno. Il marito si trovava nel patio del giardino, mentre la donna era riversa sul letto, in camera.

Il macabro ritrovamento è avvenuto prima dell’ora di cena. Sul posto sono intervenuti, oltre ai carabinieri, il Pm di turno della Procura di Perugia, il personale medico del 118 e successivamente anche il medico legale. Gli operatori del 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso della coppia.

Gli inquirenti hanno ispezionato da cima a fondo la casa e il giardino. Gli uomini della Scientifica, nel dettaglio, hanno appurato come la morte dell’uomo sia stata legata ad un atto volontario. Dopo le conferme dell’autopsia chi indaga è giunto alla conclusione che, dopo aver strangolato la moglie 59enne, l’uomo si sia tolto la vita impiccandosi.

Sconvolti i vicini di casa della coppia, recatisi sul luogo del delitto per cercare di carpire le prime indiscrezioni sul caso.

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