“Non solo trentatré” è una nuova rubrica di Tag24 che inizierà dal 5 aprile avrà periodicità quindicinale. La presentano i due curatori Claudio Loffreda-Mancinelli ed Enrico Ferri.
“Non solo trentatré”, la nuova rubrica di Tag24
Nei prossimi giorni una nuova rubrica, “Non solo Trentatré” sarà presente su TAG24, a scadenza quindicinale, il primo ed il terzo mercoledì del mese. Il sottotitolo della rubrica “Salute, prevenzione e stili di vita” sta ad indicare non solo le principali tematiche di riferimento, ma pure un indirizzo programmatico sul quale portare e richiamare l’attenzione, che potrebbe essere presentato in questi termini: “Per tutelare la propria salute, ognuno dovrebbe assumere atteggiamenti responsabili e virtuosi al fine di prevenire, quando possibile, malattie ed eventi traumatici. Per ottenere risultati apprezzabili sul piano della prevenzione, è necessario innanzitutto avere una corretta informazione.
Prevenire è meglio che curare?
Ma che significa prevenire? La prevenzione può essere un rimedio sempre valido? La formula “Prevenire è meglio che curare” ha un senso compiuto o è solo, appunto, “una formula”?
“Ogni uomo che nasce ha un destino di morte”, ricorda Eraclito da Efeso, volendo indicare per un verso che la vita è ed ha un patrimonio temporale finito e che tale patrimonio va pertanto vissuto ed impiegato con intelligenza. Per un altro verso tale sentenza rinvia ai processi tipici dell’esistenza umana: nascita, sviluppo, invecchiamento e morte. Il destino dell’uomo è segnato dalla nascita e non si può far nulla per modificarne l’esito ultimo. Per un altro verso, però, sempre il Filosofo di Efeso sostiene che “Il destino dell’uomo è il suo daimon”, che potremmo anche rendere con “carattere”. In altri termini, non solo la natura, ma pure il carattere dell’uomo ne determina il destino, ne condiziona l’esistenza. Quest’ultima è spesso orientata dalle scelte umane: non solo dalle scelte individuali, ma pure della società in cui le persone vivono, del mondo che abitano. Non si può evitare di invecchiare, ma con il proprio stile di vita si possono influenzare in un modo o nell’altro i processi di invecchiamento, a partire da quello che era il principio della Scuola medica salernitana, “Primum non nocere”, innanzitutto non fare cose che creino danno. Detto in altri termini, per prima cosa occorre avere un corretto stile di vita.
Questo può apparire un obiettivo, per così dire, minimalista, se consideriamo che ognuno di noi, vive in un tempo storico che si limita a subire e che ognuno, per usare le parole di Hegel, “Non può uscire dal proprio tempo come non può uscire dalla propria pelle”. Ed il nostro tempo è fatto di squilibri che hanno colpito strutturalmente il nostro pianeta, alterandone persino il clima, la temperatura, l’aria che respiriamo, la terra che calpestiamo e che ci nutre.
Un corretto stile di vita non può prescindere dall’Habitat in cui le vite individuali si dispiegano, ma quello su cui ognuno di noi può agire immediatamente sono stili di vita ed abitudini individuali.
Spesso si dice, a ragione, che una buona alimentazione comincia nel momento in cui si fa la spesa. Sarebbe ancor meglio ricordare che per alimentarci in modo corretto sarebbe opportuno che nei supermercati dove compriamo cibi o bevande, non trovassimo fra gli scaffali sostanze dannose come superalcolici e bibite con alte percentuali di zuccheri, o prodotti a base di grassi animali, che sono all’origine di patologie cardio-circolatorie o come il diabete, malattie assai diffuse e a volte con esiti infausti.
Il tempo in cui viviamo è come Giano bifronte
Il tempo in cui viviamo può essere rappresentato come un Giano bifronte: una parte significativa della popolazione mondiale ha visto crescere benessere ed aspettativa di vita: si vive meglio e si vive di più. Ma allo stesso tempo si vive in un mondo che mai è stato così inquinato e inquinante, dissestato, stravolto, dove gli agenti patogeni sono presenti nell’aria che respiriamo, nel cibo con cui ci nutriamo. Il Giano bifronte con cui ogni giorno ci confrontiamo è rappresentato dalla stessa scienza, o meglio, dal buon uso e dal cattivo uso della scienza. Come la lancia di Achille, la scienza può essere usata per ferire, ma pure per guarire. La scienza medica, nelle sue molteplici articolazioni, dalla diagnostica alla chirurgia, dalla farmacologia alla riabilitazione, ha compiuto nell’ultimo secolo progressi straordinari e la conservazione della salute o il reintegro della stessa sono spesso possibili grazie alla medicina, la ricerca, le nuove scoperte. Uno dei risultati del miglioramento delle condizioni di vita è, come si ricordava, la crescita dell’età media di vita. Le società più sviluppate e ricche sono anche quelle con una più alta percentuale di popolazione anziana. In un paese come l’Italia quasi un terzo della popolazione ha dai sessanta anni in su. Questa realtà porta a ridefinire non solo l’assistenza sanitaria, ma pure la nozione di prevenzione e di un corretto stile di vita.
Quelli appena ricordati saranno le tematiche di riferimento della nuova rubrica “Non solo Trentatré”: la prevenzione, la definizione dei corretti stili di vita in relazione all’età e ad altre variabili, un uso responsabile dei farmaci ed una corretta interazione fra medico e paziente. Un medico capace ed empatico è il miglior supporto per un paziente, che se adeguatamente informato sarà in grado di partecipare consapevolmente ed attivamente al proprio iter di cura. Un gruppo di esperti internazionali, soprattutto statunitensi ed italiani, provenienti dagli ambienti professionali, della ricerca e dell’università, ci aiuterà in questa iniziativa.
Claudio Loffreda-Mancinelli, Enrico Ferri