Ultimi aggiornamenti dalla guerra in Ucraina, dove si è giunti al giorno 399 del conflitto. Il presidente Volodymyr Zelensky apre ancora una volta alla visita del suo omologo Xi Jinping a Kiev.

In un’intervista ad Associated Press, realizzata a bordo di un treno che lo trasportava da Sumy alla capitale, Zelensky ha invitato il presidente della Cina a fargli visita, dopo la ben nota tappa di Xi a Mosca per un incontro con Vladimir Putin.

Siamo pronti a vederlo qui. Voglio parlare con lui. Ho avuto contatti con lui prima della guerra su larga scala. Ma durante tutto quest’anno, più di un anno, non ne ho avuti.

Si trova intanto a Mosca Hossein Amirabdollahian, il ministro degli Esteri iraniano: in programma un colloquio con il suo omologo Serghei Lavrov. Lo ha rivelato la portavoce del ministero russo, Maria Zakharova, aggiungendo che i ministri “scambieranno opinioni su questioni internazionali di attualità, compresa la situazione relativa all’accordo sul nucleare iraniano (Jcpoa), la Siria, l’Afghanistan e il Mar Caspio”.

Il miglioramento della situazione nella regione del Medio Oriente sarà preso in considerazione alla luce dell’annunciato ripristino delle relazioni tra Iran e Arabia Saudita.

Guerra in Ucraina, Biden: “parole pericolose” di Putin sulle armi nucleari in Bielorussia

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si esprime sull’annuncio di Vladimir Putin, che aveva detto di voler dispiegare armi nucleari “tattiche” in Bielorussia. Annuncio che il leader della Casa Bianca considera “pericoloso”. Ai giornalisti, Biden avrebbe rivelato che si tratta di “parole pericolose”, e l’annuncio del capo del Cremlino “è preoccupante”.

Il riferimento è legato all’intenzione, da parte di Putin, di schierare armi nucleari “tattiche” sul territorio della Bielorussia, nazione alleata che si trova alle porte dell’Unione Europea. L’Ucraina, invasa ormai più di un anno fa, confina sia con la Russia che con la Bielorussia.

Dal canto suo, Mosca ha annunciato l’inizio di esercitazioni con i sistemi missilistici mobili Yars: si tratta di armi capaci di trasportare testate balistiche intercontinentali. Lo ha rivelato il ministero della Difesa russo, che parla di un totale di “più di 3000 militari e circa 300 mezzi” coinvolti nelle esercitazioni.

Zelensky su Bakhmut: rischio che Mosca spinga per “compromessi inaccettabili”

Il presidente ucraino ha commentato la situazione a Bakhmut, uno degli epicentri della guerra. Da giorni, ormai, le condizioni sul fronte della città nell’Ucraina orientale assediata dai russi sarebbe in una fase di stallo.

Secondo Zelensky, qualora Kiev non dovesse vincere la battaglia, la Russia potrebbe sentirsi in diritto di richiedere un accordo che potrebbe portare a “compromessi inaccettabili“. Il presidente ucraino avverte come Putin “venderebbe questa vittoria all’Occidente, alla sua società, alla Cina, all’Iran”. Perdere una battaglia che va avanti ormai da sette mesi costituirebbe dunque una sconfitta più politica che tattica.

Intanto, il Ministero della reintegrazione ucraino snocciola alcuni dati sui bambini ucraini deportati illegalmente in Russia. Sono 19.514 i minori in questione, un dato allarmante portato alla luce nell’aggiornamento pubblicato sul sito statale “Children of War”. Lo riportano i media nazionali.

Da queste informazioni mancano i 4.390 bambini orfani, con un solo genitore o privi di cure che si trovano nei territori occupati o in Russia. Secondo le autorità ucraine, sono solo 327 i bambini finora rimpatriati in Ucraina.