Vaporizzatore molecolare. Il sito dell’università di Tor Vergata a Roma ha riportato la recente pubblicazione su Helyon (Cell Press) con il risultato di uno studio internazionale su un nuovo metodo per veicolare farmaci grazie alla nebulizzazione. Nella ricerca in questione si fa riferimento ad uno strumento innovativo per la somministrazione di farmaci, che è stato testato sull’uomo.
L’invenzione del fisico Bruno Brandimarte – un apparecchio chiamato vaporizzatore molecolare (VM) – permette di trasformare le molecole farmacologicamente attive dalla fase liquida ad uno stato di gas, dando modo di avere nuove terapie per diverse malattie come quelle cutanee, cerebrali, respiratorie, oncologiche ed immunologiche. Per fare degli esempi potrà essere usato per polmoniti, parkinson, sinusiti, tumori e malattie infettive.
“I nostri esperimenti hanno dimostrato che il nuovo Vaporizzatore Molecolare non degrada molecole biologiche importanti come gli anticorpi monoclonali – ha fatto sapere il Prof. Giuseppe Novelli (Dip. Biomedicina e Prevenzione, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”) – confermando così la possibilità di utilizzarlo come via preferenziale rispetto alle tradizionali modalità di somministrazione dei farmaci per le malattie delle vie respiratorie come influenza, COVID-19 , polmonite, pertosse e morbillo”.
Vaporizzatore molecolare: come funziona
Meno tossicità e più velocità di azione: queste le parole chiave di questa nuova via terapeutica. Una tecnica che può aiutare i vaccini di seconda generazione che potrebbero essere somministrati direttamente nel tratto respiratorio superiore, limitando la diffusione di virus come lo stesso Covid rispetto agli attuali vaccini in circolazione.
“Dal punto di vista otorinolaringoiatrico e respiratorio, i risultati della nostra ricerca con VM aprono la strada a impensabili applicazioni e evoluzioni delle terapie mediche con una nuova via di somministrazione mediante vaporizzazione molecolare nasale o orofaringo-laringo-bronchiale; il VM infatti è in grado di sostituire le vie tradizionali di somministrazione (orale, cutanea, sottocute, intramuscolo, endovena) dei farmaci più vari (antibiotici, antinfiammatori steroidei e non, chemioterapici, vaccini, farmaci biologici) ottenendo maggiore efficacia, omogeneità di distribuzione e velocità d’azione, e con minori effetti collaterali e costi inferiori“, ha aggiunto il Prof. Lino Di Rienzo Businco (Dir. Otorinolaringoiatria, Istituto di Medicina e Scienza dello Sport, CONI, Roma).
La cura dei tumori
Alcuni tipo di cancro sono difficili da curare sia per quanto riguarda gli adulti, sia per i bambini tra cui le metastasi cerebrali, il glioblastoma, e questa nuova somministrazione può aiutare a trovare la strada della guarigione. “Abbiamo inoltre condotto i test per la valutazione del passaggio di sostanze attraverso la barriera ematoencefalica (BEE) con tracciante radiomarcato liposolubile. La sostanza nebulizzata con VM raggiunge la barriera emato-encefalica attraversando le strutture della volta delle cavità nasali che sono in ordine, muco, epitelio, filamenti e bulbo olfattorio, lamina cribrosa e infine la BEE“, ha aggiunto il Prof. Virgilio Sacchini (Dir. Breast Unit, Memorial Sloan Kettering, New York- USA).
Le caratteristiche del vaporizzatore molecolare sono:
- Tempo di vaporizzazione di pochi secondi, fondamentale per la terapia inalatoria soprattutto nei più piccoli oltre che negli adulti
- Il vapore si comporta da gas in quanto le dimensioni delle micro-gocce sono molto piccole
- Non c’è condensazione e questo permette di arrivare nelle zone profonde dell’apparato respiratorio (alveoli polmonari)
- Erogazione a ‘pressione positiva’, fondamentale per i bambini che non possono controllare volontariamente l’inspirazione
“Per molti anni ho insegnato Biofisica applicata alla medicina, e molti colleghi mi ponevano la domanda: come possiamo fare per raggiungere con i farmaci le zone profonde dell’apparato respiratorio mentre gli attuali aerosol si fermano ai bronchi? Grazie alle mie conoscenze di anatomia ultrastrutturale e di fisica molecolare, trovai l’equazione che lega la dimensione delle gocce dei vapore alla frequenza vibratoria che poteva generarle” – ha concluso così il Prof. Brandimarte, di Sapienza Università di Roma e ideatore di questo strumento.