Chiara Braga e Francesco Boccia sono i nuovi capigruppo del Pd alla Camera e al Senato. Dopo settimane di trattative interne, i due vengono eletti per acclamazione. Elly Schlein ringrazia le uscenti Debora Serracchiani e Simona Malpezzi per il lavoro fatto con i gruppi, sempre “reattivi” nell’opporsi “con responsabilità e determinazione alle scelte sbagliate della destra”. La segretaria ribadisce la linea: “Stiamo lavorando a un assetto complessivo ed equilibrato, rispettoso del pluralismo e dell’esito delle primarie”, insiste. Frequenti nelle ultime ore i contatti con Stefano Bonaccini, in missione in Texas, per arrivare a un accordo. “Entro pochi giorni ho intenzione di chiudere gli assetti e tornare a costruire insieme alla nostra comunità democratica proposte politiche alternative alle destre e a parlare dei temi che riguardano la vita delle persone”, assicura la leader, impegnata a costruire l’immagine di un partito che non parli solo di se stesso.

Il passaggio, a palazzo Madama prima e a Montecitorio poi, però, non è indolore. Schlein aveva chiesto chiarezza e – da alcuni, sparuti interventi – la chiarezza arriva. Ad aprire le danze è Malpezzi: “Dico con franchezza e nella trasparenza che comprendo la necessità della segretaria di fare delle scelte ma avrei preferito che la discussione avvenisse prima tra di noi che sui giornali – attacca – È fondamentale garantire autonomia e libero spazio di discussione all’interno del gruppo”. Non solo. “La segretaria Schlein ci ha chiesto la fiducia necessaria per lavorare tutti insieme: condivido e aggiungo che questa fiducia deve essere reciproca”, mette in chiaro. Anche Sandra Zampa non risparmia toni duri: “Non c’è stato cambiamento – la sua fotografia – per dieci anni ho subito scelte spartitorie delle correnti che vanno bene solo se rappresentano delle aree che contribuiscono a far avanzare il confronto. Si chiama pluralismo. Mi sarei aspettata una rosa di tre nomi da consegnare al voto. Amo la democrazia perché è trasparente. Oggi ci sono state parole di Elly che ho apprezzato ma lo dico non accetterò logiche spartitorie”, avvisa. Graziano Delrio condivide: “Mi sarei aspettato la possibilità di scegliere, questo atteggiamento ha danneggiato anche Boccia”, assicura.

Alla Camera interviene direttamente Lorenzo Guerini, leader di Base riformista, area che si è schierata con Bonaccini alle primarie. “Il congresso ha avuto un esito complesso che va interpretato con intelligenza, senza dannose semplificazioni. Sicuramente ci sono potenzialità innovative importanti ma anche limiti che vanno approfonditi”, esordisce facendo riferimento al nodo alleanze. Di più. “La complessità – sottolinea il presidente del Copasir – richiede condivisione se si vuole andare a una prospettiva unitaria. Quindi, formulando un mio giudizio di verità per non essere omissivo nel dibattito, ritengo che questo passaggio abbia avuto elementi di forzatura politica sia nell’interpretazione del risultato congressuale che nel rapporto con l’autonomia dei gruppi parlamentari”, tuona.

Guerini apprezza la volontà manifestata da Schlein di approcciare con condivisione alla gestione del partito ma dice la sua sul futuro: il confronto non deve “limitarsi agli assetti interni” ma “concentrarsi sulla proposta complessiva politica che vogliamo rivolgere a tutto il Paese e non limitarci a battaglie identitarie, giuste ed utili, con le giuste attenzioni alle sensibilità presenti tra noi – la sottolineatura – che si rivolgono però ad alcuni segmenti della società”.Schlein rivendica le scelte fatte, “frutto di una riflessione personale e non di accordi nascosti” e promette “ascolto”.

L’obiettivo, adesso, assicurano lei e i due nuovi capigruppo sarà quello di “far vivere il partito nelle piazze e nei luoghi del bisogno” per poi “essere conseguenti” in Parlamento. Intanto, però, la leader stringe sulla segreteria, che dovrebbe essere pronta alla metà della prossima settimana. I rumors confermano l’assetto con due vicesegretari (a Marco Furfaro potrebbe affiancarsi una figura femminile della minoranza) e l’ingresso di alcune personalità esterne.