Le opposizioni di Roma si sollevano contro il sindaco Gualtieri e accusano la maggioranza di essere ormai nel pieno caos. Tutti, nessuno escluso: Italia Viva, Lista Civica Calenda, Lega, Fratelli d’Italia, UdC-Forza Italia, Lista Civica Raggi e Movimento 5 Stelle. Sul banco degli imputati ci sono le ultime quattro sedute dell’Assemblea capitolina, convocate per discutere le stesse cose: “Quattro sedute del Consiglio comunale convocate con urgenza con identico ordine dei lavori, da oggi a venerdì, per discutere cinque proposte di delibera. Prima importante anomalia. A questo si aggiunga l’imposizione di un vero e proprio contingentamento dei tempi di intervento per accelerare il più possibile la votazione dei provvedimenti, almeno nelle intenzioni della maggioranza. Seconda assurda forzatura“, hanno scritto i gruppi capitolini in una nota congiunta.

L’ultima Assemblea, quella del 28 marzo, è stata convocata tardi, poi sospesa per pausa pranzo. Una pausa pranzo da 1 ora e 30. Alla fine tutto concluso alle 17.20 perché non c’era il numero minimo. “Lo svolgimento dei lavori – dicono ancora – , per come è realmente avvenuto: apertura questa mattina con un’ora di ritardo poi un’interruzione, intorno alle 13.30, per quasi un’ora e mezza e infine, alle 17.20, seduta terminata per mancanza del numero legale, con i consiglieri di maggioranza che abbandonano l’emiciclo“.

Il risultato, proseguono attaccando la maggioranza del sindaco Gualtieri, “colpo di mano non riuscito e nessuna proposta di delibera votata. Una situazione surreale e scandalosa, che denunciamo a gran voce e che riteniamo gravemente lesiva del nostro ruolo. Un modo vergognoso di condurre l’Aula e una maggioranza completamente nel caos, spaccata al suo interno, che blocca i lavori dell’Assemblea e gioca sulla pelle dei cittadini romani. Chiediamo al Sindaco e alla Giunta di intervenire per restituire all’Aula la dignità che merita”.