Tentato omicidio a Berchidda questa sera di martedì 28 marzo 2023. Un uomo di 40 anni di cittadinanza romena, è stato arrestato dai Carabinieri di Olbia con l’accusa suddetta nei confronti della propria donna.
I fatti sono avvenuti nel comune della provincia di Sassari, in Sardegna.
Le indagini sono condotte anche dai militari dell’Arma della Stazione del paese.
Tentato omicidio a Berchidda, cosa è stato deciso per il colpevole
Secondo le prime relazioni trapelate dai Carabinieri, l’uomo ha picchiato a sangue la compagna, causandole traumi e fratture su tutto il corpo. Una volta a terra, in balia dell’uomo, la vittima sarebbe stata raggiunta da calci e pugni alle testa, quasi priva di sensi.
Stando alle informazioni trapelate, non sarebbe la prima volta che la donna subisce tutto ciò dalla persona con cui vive.
Quando i militari sono intervenuti nella casa della coppia, l’uomo ha continuato a infierire sulla compagna, ed è stato poi immobilizzato a fatica.
La giudice Caterina Interlandi ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere per il romeno, difeso dall’avvocato Gio Mura.
Qualche settimana fa altra violenza a Irgoli, già condannato Sebastiano Secci pesta la sua fidanzata
Solo pochi giorni fa, sempre in Sardegna, a Irgoli era accaduto un fatto analogo. Un uomo di Irgoli ha infatti massacrato la sua compagna riducendola in fin di vita. Un susseguirsi di violenze ai danni delle donne, che non accenna a diminuire. Al contrario, i casi nella regione sarda, stanno aumentando in maniera esponenziale.
Quando Sebastiano Secci, di 55 anni, di Irgoli, ha compiuto un tentato omicidio ai danni della sua fidanzata Patrizia Dessì. L’aggressione è avvenuta nella notte tra sabato 11 e domenica 12 marzo 2023. La vittima è una donna di 50 anni, che è stata ricoverata in gravi condizioni all’ospedale ‘San Francesco di Nuoro‘. Tale gravissimo episodio è avvenuto a poche settimane dalle nozze dei due.
Il giudice del Tribunale di Nuoro, Giacomo Ferrando, ha deciso di confermare la misura cautelare in carcere per Secci, a seguito dell’interrogatorio di garanzia a quest’ultimo, svoltosi nel carcere di ‘Badu ‘e Carros‘. L‘uomo ha negato le accuse di aver aggredito la sua fidanzata e di averla picchiata selvaggiamente, nonostante le gravi lesioni riportate dalla nonna. Tra le altre cose, ha provato anche a lavare via il sangue da quella che è stata soprannominata la “Casa degli orrori” di via Grazia Deledda.
Sebastiano Secci, che di lavoro fa il macellaio, è già stato condannato in passato a 16 anni per l’omicidio di Maria Antonietta Masala, sua cognata, che ha scontato dopo averla uccisa a martellate, sfondandole il cranio, nello scantinato di un market a Orosei, nel 2008. Era uscito dal carcere tre anni fa.
Il pubblico ministero Giorgio Bocciarelli ha chiesto la convalida dell’arresto di Sebastiano Secci, il giudice Ferrando ha acconsentito la richiesta. La difesa dell’uomo è rappresentata dall’avvocato Cosimo Forma, che ha chiesto una misura meno pesante come i domiciliari o l’obbligo di firma. Tuttavia, la richiesta è stata respinta.
La donna è fuori pericolo di vita, ma ha riportato comunque delle gravi ferite, tanto da condannarla a difficili condizioni di salute nel reparto di Rianimazione dell’ospedale ‘San Francesco di Nuoro‘, mentre il fidanzato è rimasto in carcere in attesa di ulteriori sviluppi sul caso.
Il sindaco di Irgoli Ignazio Porcu aveva affermato a riguardo: “Ferma condanna da parte mia e dell’amministrazione comunale su queste tragedia. Fatti del genere mettono in discussione il sistema della rieducazione in carcere al quale bisognerebbe affiancare cure di tipo medico per evitare il ripetersi di certe situazioni. Cercheremo di stare vicini alla famiglia della donna, che ci auguriamo guarisca al più presto e ci prenderemo cura dei due figli se dovessero avere bisogno di qualsiasi cosa“.