Bonus acqua potabile: i soggetti che hanno la possibilità di richiedere il bonus acqua potabile 2023 dovranno andare ad indicare la volontà di fruire del credito d’imposta spettante all’interno del “QUADRO G – Crediti d’imposta” del modello 730.
In questo quadro, in particolare, possono essere indicate le seguenti agevolazioni:
- i crediti d’imposta relativi ai fabbricati;
- il credito d’imposta per il reintegro delle anticipazioni sui fondi pensione;
- il credito d’imposta per i redditi prodotti all’estero;
- il credito d’imposta per gli immobili colpiti dal sisma in Abruzzo;
- il credito d’imposta per l’incremento dell’occupazione;
- il credito d’imposta per l’acquisto della prima casa under 36;
- il credito d’imposta erogazioni liberali a sostegno della cultura (c.d. Art bonus);
- il credito d’imposta per negoziazione e arbitrato;
- il credito d’imposta per erogazioni liberali a sostegno degli investimenti in favore della scuola (c.d. School bonus);
- il credito d’imposta per la videosorveglianza;
- il credito d’imposta per le mediazioni;
- il credito d’imposta per l’anticipo finanziario a garanzia pensionistica (APE);
- il credito d’imposta per le erogazioni liberali per interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi e per la realizzazione di nuove strutture sportive (c.d. Sport bonus);
- il credito d’imposta per erogazioni liberali per bonifica ambientale;
- il credito d’imposta per l’acquisto di monopattini elettrici e servizi di mobilità elettrica;
- il credito d’imposta per sanificazione e acquisto dispositivi di protezione;
- il credito d’imposta per depuratori acqua e riduzione consumo di plastica;
- il credito d’imposta social bonus;
- il credito d’imposta per attività fisica adattata;
- il credito d’imposta per accumulo energia da fonti rinnovabili;
- il credito d’imposta per le erogazioni liberali a favore delle fondazioni ITS Academy;
- il credito d’imposta per le erogazioni liberali a favore delle fondazioni ITS Academy che operano in zone con alta disoccupazione.
In questo articolo ci andremo a concentrare sul credito d’imposta per depuratori acqua e riduzione consumo di plastica. Senza perderci troppo in chiacchiere, dunque, andiamo subito a vedere come deve essere compilata la dichiarazione dei redditi per poter beneficiare del bonus acqua potabile 2023.
Bonus acqua potabile: ecco come compilare la dichiarazione dei redditi 2023 per ottenere il credito d’imposta
I contribuenti che hanno maturato i requisiti necessari per poter beneficiare del credito d’imposta dovranno inserire il bonus acqua potabile 2023 all’interno della “SEZIONE XIII – Altri crediti d’imposta” del Quadro G del modello 730.
In particolare, tali soggetti dovranno compilare il Rigo G15 indicando il codice 10 all’interno della colonna 1 (codice), relativo al “Credito d’imposta per depuratori acqua e riduzione consumo di plastica”.
Questo contributo è stato introdotto all’interno dell’ordinamento giuridico nazionale con l’obiettivo di:
- razionalizzare l’uso dell’acqua;
- ridurre il consumo di contenitori di plastica per acque destinate ad uso potabile.
Perciò, è stato istituito un credito d’imposta in misura pari al 50%, fino ad un importo massimo di 1.000 euro per ciascuna unità immobiliare, delle spese sostenute nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023 per:
- l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E 290;
- il miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotti.
“Al fine di effettuare il monitoraggio e la valutazione della riduzione del consumo dei contenitori di plastica per acque destinate ad uso potabile conseguita, in analogia a quanto previsto per in materia di detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, le informazioni sugli interventi effettuati sono trasmesse per via telematica all’ENEA“.
Il credito d’imposta relativo al bonus acqua potabile 2023 può essere utilizzato dal contribuente anche in compensazione, tramite la sua predisposizione all’interno del modello F24.
LEGGI ANCHE Detrazioni lavoro dipendente 2023: come si calcolano con le nuove aliquote IRPEF