Aggressione omofobia. Festeggia il compleanno in un locale, con un amico e due ragazze. Qualche scherzo, un paio di bicchieri, bacia e abbraccia l’amico e alla fine si ritrova con un occhio nero e il naso rotto. A farglielo, secondo quanto racconta il diretto interessato, sono stati due sconosciuti che secondo lui non avrebbero gradito le effusioni a cui avevano assistito qualche minuto prima. Un attacco omofobo lo definisce proprio la vittima, questa la sensazione avuta dopo essere stato insultato e colpito senza un apparente motivo. Almeno così pensa sia andata la vittima dell’aggressione, Filippo uno studente di 24 anni in un locale di Rimini. Il ragazzo, di origini pugliesi, stava semplicemente festeggiando il suo compleanno, come ha raccontato proprio lui, sfogandosi sui social, dove ha chiaramente parlato di aggressione omofoba chiudendo il suo post con un netto: ‘Basta con sta omofobia’. “Mi stavo solo divertendo con un mio amico e non so neanche da chi sono stato ridotto così“, scrive il ragazzo su Instagram che è sicuro di essere stato aggredito per i baci e gli abbracci che si era scambiato pochi minuti prima con il suo amico con cui stava festeggiando il suo compleanno. Filippo ha formalizzato la denuncia a carico dei due sconosciuti che lo hanno picchiato davanti al locale nel quale stava cenando insieme a tre amici. Il 24enne ha presentato anche il referto del pronto soccorso dove, secondo quanto racconta, sarebbe rimasto per più di sei ore. Lo studente è stato dimesso con una prognosi di 25 giorni.
Rimini, picchiato dopo un bacio ad un amico: “E’ stata un’aggressione omofoba”.
Intervistato successivamente dalla Tv locale Teleromagna ha raccontato come si sono svolti i fatti. “Eravamo andati in questo locale per festeggiare il mio compleanno. Quella sera erano presenti il mio amico e altre due ragazze. Io avevo bevuto qualche bicchiere ed ero un po’ alticcio ma non stavo dando fastidio a nessuno, chiacchieravamo e ridevamo come sempre. Siamo usciti dal locale nell’allegria generale, eravamo tranquilli e rilassati. A un certo punto, un po’ per scherzo, io e il mio amico abbiamo iniziato ad abbracciarci e baciarci. Dopo un po’ ho lasciato i miei amici per qualche istante per entrare nel locale da solo e ho notato due ragazzi che mi seguivano. Entrambi hanno iniziato ad insultarmi e poi, afferrandomi per la spalla, mi hanno obbligato a voltarmi. Dopo gli insulti sono arrivati i pugni, non ho avuto neppure il tempo di difendermi. Dopo avermi picchiato sono scappati e i miei amici mi hanno trovato coperto di sangue. Avevo il viso gonfio come un pallone e il volto completamente tumefatto, così sono andato in pronto soccorso. Sono sicuro di non conoscere i due che mi hanno aggredito, tra di noi non c’erano state discussioni o motivi di attrito. Probabilmente la loro è stata una vera e propria aggressione omofoba e anche per questo ho deciso di denunciare”. Sembra avere una diversa opinione, il gestore del locale dovìè avvenuto il fatto, intervenuto per dividere i ragazzi. “Conosco la vittima e gli altri ragazzi coinvolti, credo di poterlo affermare con sicurezza. Ci sono motivi di gelosia tra le comitive. Il clima si è scaldato per un diverbio e l’aggressore ha fatto sbattere Filippo contro la porta e poi lo ha colpito con un pugno”. Nel locale non sono presenti telecamere per la perfetta ricostruzione della vicenda, ma a quanto pare le indagini della polizia avrebbero già portato ad identificare gli aggressori anche grazie alla ricostruzione dei testimoni presenti nel locale.