Spese veterinarie detraibili: come ogni anno sta per giungere il momento probabilmente più stressante dell’anno della vita di un contribuente nel quale è previsto l’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate.

Ciò nonostante, malgrado ogni contribuente debba versare una certa quantità di imposte in base a quanto ha guadagnato nel corso dell’anno precedente, costui avrà la possibilità di vedere scontata la somma di denaro che deve versare al Fisco, grazie alla previsione di alcune tipologie di detrazioni fiscali che sono previste dalla legge.

Una di queste è la possibilità di ottenere una detrazione fiscale pari al 19% nel caso in cui durante il corso dell’anno 2022 il contribuente abbia sostenuto delle spese veterinarie detraibili.

Senza perderci troppo in chiacchiere, dunque, andiamo subito a vedere nel dettaglio come devono essere inserite queste spese in modo da ottenere le detrazioni fiscali spettanti all’interno del modello 730.

Spese veterinarie detraibili: ecco come compilare la dichiarazione dei redditi 2023 per ottenere una detrazione fiscale del 19%

Le spese veterinarie detraibili devono essere inserite all’interno del “Quadro E – Oneri e spese” del modello 730, per poter essere portate in detrazione.

All’interno di tale sezione della dichiarazione dei redditi 2023, in particolare, devono essere indicate le spese che il contribuente ha sostenuto durante il periodo d’imposta 2022, le quali danno diritto a beneficiare di una detrazione d’imposta o di una deduzione dal reddito.

In questo caso, ovvero in caso di sostenimento di spese veterinarie, il contribuente potrà beneficiare di una detrazione d’imposta di importo pari al 19% della spesa effettivamente sostenuta durante il corso dell’anno precedente.

In particolare, all’interno della sezione I del quadro E del modello 730 (Rigo da E8 a E10) il contribuente potrà portare in detrazione le seguenti spese:

  • codice 29 – spese veterinarie, detrazione fiscale del 19% per le spese che vengono sostenute per la cura di animali che sono detenuti in maniera legale per la compagnia o per la prativa sportiva, fino ad un importo massimo pari a 550 euro, con una franchigia di 129,11 euro;
  • Rigo E5 – spese per l’acquisto di cani guida, detrazione fiscale del 19% per tutte le spese che vengono sostenute dai ciechi per l’acquisto del cane guida, senza previsione di alcun importo massimo, ma con il limite di un solo cane e per un periodo non inferiore di quattro anni, salvo i casi di perdita dell’animale.

La detrazione d’imposta per le spese veterinarie che sono state sostenute durante il corso dell’anno 2022 spetta in caso di:

  • spese relative alle prestazioni professionali del medico veterinario;
  • spese per analisi di laboratorio e interventi presso cliniche veterinarie.

La regola di poter portare in detrazione le spese veterinarie all’interno della dichiarazione dei redditi 2023 che riguardano “la cura di animali legalmente detenuti per la pratica sportiva o a scopo di compagnia”, esclude dall’ammissione al beneficio le spese che vengono sostenute per delle finalità economiche, ovvero:

  • le spese sostenute per animali destinati all’allevamento;
  • le spese sostenute per animali destinati alla riproduzione;
  • le spese sostenute per animali destinati al consumo alimentare;
  • le spese per la cura di animali di qualunque specie allevati o detenuti nell’esercizio di attività commerciali o agricole.

Infine, possono essere portate in detrazione anche le spese relative all’acquisto di medicinali ad uso veterinario, con o senza obbligo di ricetta, che vengono effettuati sia presso le farmacie che le parafarmacie.

Sono, invece, escluse dall’ammissione al beneficio le spese relative all’acquisto di integratori alimentari umani e mangimi speciali per animali da compagnia, anche se vengono prescritti dal veterinario, dal momento che “non sono considerati farmaci, ma prodotti appartenenti all’area alimentare”.

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