Caso Negreira-Barcellona, versati oltre 500.000 euro per riunioni arbitrali della Spagna e altre nazionali. Nuove scoperte e nuovi guai per il Barcellona in Spagna sull’ormai noto caso Negreira. Secondo quanto riportato da Marca, nella denuncia del Pubblico Ministero, che si è focalizzata nell’arco di tempo che va dal 2014 al 2018, la società blaugrana avrebbe pagato 518.019 € alle società di Enriquez Negreira e di suo figlio. Il motivo? Per avere accesso ai vari verbali arbitrali e alle registrazioni video delle riunioni mensili e quelle relative alle partite. La cosa che stupisce è che non si tratta di match del Barcellona, ma di sfide della nazionale spagnole e di altre nazionali al Mondiale, all’Europeo o in altre competizioni.
I bonifici in quel periodo sono 5. Tre da 90.750 €, uno da 100.569 € e uno da 145.200 €. La Procura però ha anche sottolineato che quei video non sono stati trovati. La società blaugrana ha detto di non possederli, specificando che chi li ha richiesti ora non fa più parte della società. La somma complessiva percepita da Enriquez Negreira invece fa impressione ed ammonta a 2.971.673,01 €, IVA inclusa, depositata nelle sue società. La Nilsad SSP i primi 2 anni e la Dasnil 95 gli ultimi 3.
Caso Negreira-Barcellona, l’accaduto
Dal 2016 al 2018 il club catalano avrebbe pagato circa un milione e mezzo di euro ad una società privata riconducibile a José María Enríquez Negreira. Questo all’epoca dei fatti era il vice presidente del Comitato tecnico degli arbitri della Liga spagnola. La conferma era arrivata il mese scorso direttamente dallo stesso Negreira. “Il Barcellona voleva assicurarsi che non venissero prese decisioni arbitrali contrarie nei suoi confronti, cioè che tutto fosse neutrale“.
Dopo l’accusa, il Barcellona aveva spiegato con una nota. In risposta alle informazioni trasmesse oggi nel programma Què t’hi jugues dell’emittente radiofonica Ser Catalunya, l’FC Barcellona, a conoscenza delle indagini sui pagamenti di società esterne, desidera chiarire i seguenti punti:
Che in passato l’FC Barcelona ha assunto i servizi di un consulente esterno che ha fornito ai segretari tecnici del club rapporti in formato video di giocatori giovanili di altri club in Spagna. Inoltre, il rapporto con tale fornitore si è esteso ai rapporti tecnici relativi all’arbitraggio professionale al fine di integrare le informazioni richieste dallo staff tecnico della prima e della seconda squadra. Questa è una pratica comune tra le squadre di calcio professionistiche. Questi tipi di servizi in outsourcing sono ora il dovere di un professionista che lavora per il dipartimento di calcio.
L’FC Barcelona è dispiaciuto che queste informazioni siano state rilasciate proprio quando la squadra ha raggiunto la sua forma migliore della stagione. L’FC Barcelona intraprenderà azioni legali contro coloro che stanno cercando di offuscare l’immagine del club con possibili insinuazioni contro la sua buona reputazione che potrebbero essere causate dal rilascio di tali informazioni.
Caos arbitri: cosa succede adesso?
Non ci sono certezze su quelle che saranno le conseguenze che subirà il Barcellona, ma la UEFA starebbe indagando. Il massimo organo europeo è sempre molto attento a tutto ciò che succede e potrebbe così prendere dei provvedimenti nei confronti del club catalano. Se l’esclusione dalle coppe o un altro tipo di provvedimenti è da vedere. Di certo, però, per il Barcellona non sarà un momento semplicissimo.