Il 28 marzo ricorre la Giornata Mondiale dell’endometriosi, una patologia troppo spesso sottovalutata e di cui si parla ancora poco nonostante tanti passi avanti siano stati fatti. Nancy Brilli parla della malattia: l’attrice di cinema, teatro e tv, non ha mai nascosto di esserne affetta. Anzi, probabilmente si tratta di uno dei primi volti del mondo dello spettacolo ad aver affrontato pubblicamente il problema. In esclusiva a Tag24 ci ha rivelato cosa pensa di questa malattia.
Nancy Brilli e la malattia: la scoperta dell’endometriosi
Marzo è il mese dedicato alla consapevolezza dell’endometriosi e oggi ricorre la Giornata Mondiale, istituita nel 2014 per porre l’attenzione su una malattia, che, in alcuni casi, può essere fortemente invalidante per le donne che ne soffrono. Al momento i dati dicono che si tratta di una patologia molto frequente, che colpisce circa il 10-15% delle donne in età fertile. Una malattia che si verifica quando l’endometrio, ovvero il tessuto interno dell’utero, si riscontra in altre zone del corpo, come per esempio in ovaie, vescica o intestino.
Quando aveva circa trent’anni, come lei stessa ha raccontato, Nancy Brilli ha ricevuto la diagnosi: endometriosi. Da allora l’attrice ha subito ben otto interventi, ma l’ostacolo maggiore da superare è stato quello legato alla fertilità. Avere un figlio quando si è affetti da questa patologia è tutt’altro che semplice, ma Nancy, con coraggio e determinazione e grazie all’aiuto dei medici è riuscita a diventare mamma. Oggi la Brilli ne parla con tranquillità, soprattutto per sensibilizzare le giovani ragazze che spesso sottovalutano i sintomi e la malattia.
L’intervista all’attrice romana
Nel corso degli anni la ricerca ha fatto passi da gigante, ma ad oggi l’endometriosi è una malattia che non ha una cura. Parte da qui la riflessione di Nancy Brilli in esclusiva a Tag24: “Purtroppo per questa patologia non esiste una soluzione. Quasi sempre i medici propongono la pillola anticoncezionale come cura, ma non risolve niente. In questo modo si riesce solo a sospendere il problema, lo si tiene a bada, ma non si elimina”. La menopausa farmacologica risulta infatti, al momento, essere l’unica cura temporanea possibile. Non avendo il ciclo mestruale la paziente affetta da endometriosi si sente meglio, ma sono comunque molti gli effetti collaterali e i problemi portati dalla malattia. “Facendo un lavoro che ha il corpo come mezzo espressivo – aggiunge l’attrice – ho incontrato moltissime difficoltà. Finalmente oggi se ne sta parlando. Pensate che fino a poco tempo fa non era neanche considerata neanche una vera e propria malattia”.
“Le donne si riconoscano sempre il diritto di valere”
Nancy Brilli ama mettersi in gioco e non si ferma mai. Il teatro, la sua prima grande passione, in questo periodo la sta impegnando tanto. L’attrice infatti è in giro per l’Italia con lo spettacolo “Manola”, insieme a Chiara Noschese. Sa bene cosa vuol dire dover dare il meglio di sé per il lavoro che ama, anche se la sofferenza che in questi anni gli ha portato la malattia è stata tanta. “Esistono vari livelli di malessere – specifica – perché ogni persona è diversa e ogni corpo reagisce a modo suo. Di sicuro però va detto che tutti comportano molta sofferenza fisica. I peggiori problemi a mio avviso, sono quelli che riguardano l’aspetto psicologico e di cui spesso non si parla. Possono portare davvero a gravi conseguenze. Un vecchio modo di pensare prevede che la donna debba soffrire, talmente radicato che ci sono madri che rifiutano l’anestesia al parto perché altrimenti si sentirebbero meno donne. Siamo ancora indietro rispetto a questo, la medicina va avanti ma c’è ancora tanta strada da fare”.
Infine un pensiero e un consiglio li vuole rivolgere a tutte quelle giovani ragazze che scoprono di avere l’endometriosi. “Mi sento di dire loro soltanto di tenersi sotto controllo. È importante che non vengano mai sottovalutati i sintomi. E poi devono essere forti e riconoscersi sempre il diritto di valere”.