Fabio Fazio su Gianni Minà, il ricordo affidato a un’intervista rilasciata a RaiNews. “Ho un grandissimo affetto per lui e la sua morte mi turba moltissimo” ha dichiarato il conduttore sottolineando come, da ragazzino, imitarlo sia stata la sua ‘fortuna’. Era il 1984: Gianni Minà partecipò come ospite al suo programma. Iniziò così la loro amicizia.
Fabio Fazio su Gianni Minà: “La sua curiosità era unica”
Gianni Minà è scomparso lunedì 27 marzo a causa di una breve malattia cardiaca. Aveva 84 anni: l’annuncio della sua morte è apparsa sulla sua pagina Facebook, dove sono migliaia i messaggi di cordoglio. Mercoledì 29 marzo verrà allestita la Camera ardente in Campidoglio. Fabio Fazio, che aveva con lui un forte legame, ha voluto sottolineare la sua grandissima professionalità:
La sua curiosità era unica. Gianni Minà era un giornalista col gusto del racconto come pochi, aveva voglia davvero di conoscere le storie e le persone. Era sempre in movimento, era disordinato nel senso che andava di continuo avanti e indietro. Gianni Minà è stato ingiustamente dimenticato ed è un grande peccato, non solo per lui ma per tutti noi. Stiamo perdendo la consapevolezza delle cose veramente importanti, che fanno non soltanto la storia della televisione, ma le cose che dovrebbero servire per fare la nostra storia quotidiana. La cosa migliore che si possa fare è riproporre nel modo più corretto una parte del suo lavoro. Le sue interviste sono straordinarie nel verso senso della parola, non solo per la qualità degli intervistati. Lui era ben consapevole che di quelle storie lui non era il protagonista. Non è da tutti, anzi non lo è quasi mai.
Fazio: Minà “non giudicava gli altri”
Nel suo ricordo di Gianni Minà, Fazio Fazio ha anche parlato dell’amicizia che lo legava a Diego Armando Maradona, che il giornalista aveva conosciuto nel 1986, durante i Mondiali di calcio in Messico.
Non era giudicante nei confronti degli altri. Aveva questo atteggiamento di comprensione e di curiosità negli umani. La sua difesa estrema nei confronti di Diego Armando Maradona è stata un esempio. Lo ha sempre compreso, difeso, accettando le sue debolezze, cercando di capirle e di non giudicarle. Perché questo era il suo carattere nei confronti degli esseri umani e tanto più erano contraddittori questi personaggi, lui più se ne interessava. La sua forza era quella di non fermarsi mai alle apparenze.