CIO riammette atleti russi e bielorussi competizioni, ancora sospesa la decisione sulle Olimpiadi. Il nodo sulla partecipazione agli atleti russi e bielorussi alle prossime Olimpiadi, Parigi 2024, non è ancora stato sciolto, ma potranno prendere parte alle competizioni internazionali ma a titolo individuale, solo da neutrali, senza inno e senza bandiera e non devono essere legati alle forze armate. Lo ha reso noto il Cio, attraverso il presidente Thomas Bach. E se non è stato deciso se possano o meno partecipare alle Olimpiadi di Parigi, la stessa cosa vale per Milano Cortina del 2026. Per ora rimane tutto in sospeso, ne si ne no in sostanza. Continua a rimanere contraria alla partecipazione degli atleti russi e bielorussi, l’Ucraina come ha fatto sapere l’ufficio stampa del ministro dello sport Vadym Guttsait, guida del compitato Olimpico Nazionale. L’avvertimento è stato chiaro, o noi o loro praticamente: nel caso in cui vengano ammesse Russia e Bielorussia l’Ucraina sarebbe pronta a ritirare la propria delegazione di sportivi.
Dopo la riunione dell’Esecutivo del comitato olimpico, Bach ha fatto sapere che è stata prevista una serie di criteri che devono essere rispettati, quali l’esclusione di atleti che sostengono la guerra e affiliati alle forze armate. Il presidente del Comitato Olimpico ha poi ribadito che alle federazioni internazionali è ora unanimemente suggerito di consentire il ritorno degli atleti con passaporto russo e bielorusso alle proprie competizioni – dopo che il 28 febbraio 2022 erano stati esclusi in conseguenza dell’invasione dei loro Paesi all’Ucraina – comprese quelle per le qualificazioni olimpiche, solo in forma individuale e neutrale, squadre quindi escluse, da intendersi anche come staffette, doppi misti e rappresentative all-around modello ginnastica artistica. Il presidente tedesco, vicino fino a qualche tempo fa a Vladimir Putin, ha dichiarato di non aver contatti con lui ormai da diverso tempo.

Ok del CIO ad atleti russi e bielorussi per competizioni internazionali, ma a livello individuale. Decisione rimandata ancora per le Olimpiadi

Prima di prendere una decisione sulle Olimpiadi – ha chiarito Bach – verificheremo, nei tempi più lunghi possibili, se e come queste raccomandazioni verranno prese in considerazione. Monitoreremo con attenzione la piena attuazione da parte di tutte le parti interessate. Ma sarebbe inappropriato fissare tempi precisi: nessuno sa cosa accadrà domani o tra nove mesi. Ci sono peraltro già diversi sport, dal tennis al tennistavolo, dall’hockey ghiaccio alla pallamano e al ciclismo, dal calcio, al basket e al volley di leghe europee, nordamericane e di altri continenti, ai quali gli atleti russi e bielorussi hanno continuato a prender parte senza che dal punto di vista della sicurezza si siano registrati incidenti”. Il 25 gennaio scorso, il Comitato olimpico internazionale aveva pubblicato una dichiarazione “sulla solidarietà con l’Ucraina, le sanzioni contro la Russia e la Bielorussia e lo status degli atleti di questi paesi”, in cui si affermava che gli atleti russi e bielorussi avrebbero potuto prendere parte individualmente al Giochi Olimpici di Parigi a determinate condizioni. E cioè: un eventuale ritorno alle manifestazioni potrebbe avvenire solo nello status di “atleti neutrali” che rispettano la Carta Olimpica; Condanna dell’aggressione contro l’Ucraina, o almeno silenzio stampa su questo argomento da parte degli atleti; Potrebbero partecipare solo gli atleti che rispettano pienamente il Codice mondiale antidoping e tutte le norme e i regolamenti antidoping pertinenti.

Il Cio da l’ok alla riammissione di atleti russi e bielorussi a competizioni internazionali, ma c’è rischio boicottaggi

Il rischio da tenere in considerazione riguarda anche eventuali boicottaggi che potrebbero verificarsi in relazione alla partecipazione degli atleti delle due nazioni coinvolte nell’invasione dell’Ucraina. Ogni federazione deciderà autonomamente come agire. Quella dell’atletica, guidata da Sebastian Coe, la settimana scorsa ha per esempio confermato l’esclusione di tutti gli atleti russi e bielorussi, anche a titolo individuale. Mentre la federboxe e la federscherma li hanno già riammessi alle proprie. Ma non sono mancate le polemiche come è chiaro che ci sia il rischio di boicottaggi. Infatti, diversi governi (anche 35 europei, Italia inclusa) hanno espresso preoccupazione per i piani del Cio. Proprio in queste ore, tra l’altro, 323 schermitori, del presente e del passato, tra i quali gli italiani Luigi Samele ed Erica Cipressa, che hanno sottoscritto una lettera aperta inviata a Bach e al presidente ad interim della Federazione internazionale Emmanuel Katsiadakis, contro la riammissione.