Almeno due persone sono morte, altre sono rimaste ferite in un attacco all’interno di un centro Ismaili di Lisbona. A riferirlo è il primo ministro portoghese. Un uomo è accusato di aver accoltellato due persone, ha aggiunto Antonio Costa confermando che si è trattato di un “atto criminale”. Ricordiamo che gli ismailiti sono una corrente minoritaria all’interno dell’Islam sciita i cui membri sono stati attaccati da gruppi estremisti in paesi come il Pakistan.

Attacco a Lisbona, la ricostruzione

Un uomo non identificato che portava un grosso coltello ha attaccato il centro musulmano sciita a Lisbona poco prima delle 11:00 (11:00 GMT). Lo si apprende da dichiarazione della polizia. L’aggressore è stato colpito dopo essersi rifiutato di deporre l’arma e essersi avvicinato agli agenti con il coltello. Una volta arrestato, è stato poi portato in ospedale.

La CNN Portugal ha affermato che il presunto aggressore è un cittadino afghano. La polizia tuttavia non ha ancora confermato la sua nazionalità. Secondo il presidente del Consiglio Antonio Costa si tratterebbe di un atto isolato. Inoltre, ha affermato che è ancora troppo presto per dare qualsiasi interpretazione sul delitto.

Il centro islamico

Il principe Karim Aga Khan, leader spirituale degli ismailiti del mondo, ha aperto il centro a Lisbona nel 1998, completo di sale di preghiera, aule, sale riunioni e spazi espositivi.

La comunità ismailita in Portogallo è una delle più grandi dell’Europa continentale, conta migliaia di persone, tra cui molte fuggite dal Mozambico durante la sua guerra civile.