L’arte contemporanea per rigenerare le città che cercano di diventare ecosostenibili. In un periodo in cui si parla tanto di sostenibilità, a Castelfiorentino, in Toscana, utilizzano anche l’arte per mandare messaggi ambientalisti. Grazie all’arte, il simbolo dell’era del consumo, la plastica, diventa messaggero di un nuovo modello di sviluppo, di integrazione, di società. Dal 13 maggio a Castelfiorentino torna la Mostra Diffusa, promossa dall’amministrazione comunale e dal Progetto Metamorfosi, giunta alla quarta edizione.
La nuova vita del rifiuto per le città ecosostenibili
Quest’anno il tema di riflessione è la nuova vita del rifiuto attraverso gli ex-scarti plastici trasformati in arte da Davide Dall’Osso, uno dei primi in Italia a fare arte con i materiali di recupero industriale. Le opere saranno installate in molti spazi pubblici, in modo da stimolare una riflessione collettiva. A fornire gli scarti di fusione su cui poi interviene Dall’Osso è l’azienda pratese Isopad. “Con l’Atelier Dall’Osso – spiega il sindaco Alessio Falorni – abbiamo sviluppato un percorso di riflessione, soprattutto sul tema dell’economia circolare, che culmina nell’ultimo anno del nostro mandato con la mostra di Davide, che ha scelto di vivere a Castelfiorentino”. “Una comunità di appartenenza si forma attraverso la condivisione, il dialogo, l’accettazione – riflette Davide Dall’Osso – e questa nuova installazione a Castelfiorentino vuole essere parte del dialogo interculturale della nostra città. L’arte come medium tra le persone che abitano le vie e i quartieri della nostra comunità”. E così l’arte rende la città ecosostenibile.
Stefano Bisi