Un maxi incendio è divampato nel pomeriggio di ieri dal sottobosco inaridito dalla lunga assenza di pioggia e alimentato nella notte dal forte vento in provincia di Varese.

In pochi minuti sono andati in fumo dodici ettari di boschi a Montenegrino Valtravaglia, in località chiesa di San Martino.

Il fronte delle fiamme ha raggiunto due chilometri di estensione e ha lambito le abitazioni vicino e anche un ripetitore della telefonia.

Sul posto sono al lavoro senza sosta diverse squadre dei Vigili del Fuoco che per tutta la notte hanno operato per evitare che il rogo si avvicinasse ulteriormente alle case e provocasse feriti o gravi danni alle strutture.

Si sono alternate squadre provenienti dalle sedi di Luino, Varese, Ispra, Laveno Mombello, Somma Lombardo, Busto e Gallarate con 4 autopompe, 5 fuoristrada antincendio e 2 autobotti, oltre a trenta Vigili del Fuoco impegnati per ore sul posto.

Varese maxi incendio: al lavoro Vigili del Fuoco e volontari

Giunti nel varesotto anche due Canadair della flotta aerea nazionale. Già ieri un Canadair aveva effettuato 11 lanci con schiuma ritardante per un totale di 55 mila litri ma ha dovuto interrompere l’attività poco prima delle 20, con il calare del sole.

Le operazioni di spegnimento via terra sono invece proseguite senza sosta anche durante la notte sia da parte dei Vigili del fuoco sia da parte dei volontari A.I.B. (Anti incendi boschivi) a protezione delle aree abitate.

Sul posto sono giunti anche gli specialisti del nucleo S.a.p.r. (sistemi aeromobile a pilotaggio remoto) con droni muniti di termocamere per monitorare la situazione per l’intera notte. Oltre a loro anche un D.O.S. (Direttore operazioni di spegnimento) della comunità montana “Valli del Verbano” e un R.O.S. (Responsabile operazioni di soccorso) dei Vigili del fuoco.

Presso il piazzale del ristorante “Il Campeggino” è stata allestita l’Unità di coordinamento locale per far fronte all’emergenza e i Vigili del Fuoco specialisti del nucleo T.A.S. (Topografia applicata al soccorso) hanno elaborato la cartografia dell’area interessata dall’evento.

Intanto, a scopo precauzionale, “per ragioni di sicurezza a causa dell’incendio di Montegrino è stata disposta la chiusura del centro di raccolta rifiuti di Luino (Voldomino) come ha scritto su Facebook il sindaco del vicino Comune di Germignaga, Marco Fazio. Invitiamo quindi la cittadinanza a usufruire del centro di Porto Valtravaglia”.

Sui social si stanno moltiplicando anche i messaggi di vicinanza e solidarietà, “Forza Montegrino” su tutti, postati dagli abitanti della zona e i volontari della squadra antincendi e Protezione civile di Luino che hanno affidato a Facebook la loro speranza “che il vento ci dia tregua e che tutto si risolva presto”.

Altro incendio sul Mottarone

Le previsioni avevano già annunciato forte vento per la giornata di ieri. Infatti fin dal mattino è soffiato con forti raffiche su tutto il territorio varesino, da nord a sud della provincia. A preoccupare con il suo arrivo la siccità, causata dalle scarse precipitazioni nel territorio, proprio per il rischio di incendi nelle aree boschive, dove l’assenza da troppo tempo di piogge ha reso il terreno arido e il sottobosco particolarmente secco.

Dalla sponda luinese a quella novarese del Lago Maggiore: Vigili del Fuoco di Verbania in azione per domare l’incendio che si è sviluppato sempre nel pomeriggio di ieri sulle pendici del Mottarone, sopra Stresa.

Il fuoco ha prima devastato una zona boschiva sopra Gignese e successivamente si è sviluppato un rogo in località Cascinone, sulla strada delle Due Riviere che collega Gignese e Armeno. Le fiamme erano visibili anche da molto lontano. 

Al lavoro i Vigili del Fuoco del comando di Verbania e le squadre di volontari. Ancora da accertare le cause che hanno scatenato il rogo in ogni caso il gran secco e il vento a tratti anche forte hanno creato problemi in diverse località collinari e montane dell’entroterra del Lago Maggiore.