Il colosso dell’e-commerce cinese, Alibaba, riorganizza le sue attività in sei distinti gruppi aziendali dopo le multe anti-trust degli anni scorsi e le indagini che hanno colpito la galassia fondata da Jack Ma. La riorganizzazione, che sembra prendere le forme di uno “spezzatino”, è stata annunciata dallo stesso colosso dell’e-commerce cinese, citato dal South China Morning Post, di proprietà della stessa Alibaba. Le sei unità sono:

  • Cloud Intelligence Group,
  • Local Services Group,
  • Global Digital Business Group,
  • Digital Media and Entertainment Group.

Mentre la divisione che si occuperà dell’e-commerce sarà sotto Taobao-TMall e Cainiao per la parte logistica. Ognuna di queste sei unità potrà quotarsi quando lo riterrà opportuno. L’attuale Ceo di Alibaba Daniel Zhang sarà al vertice della holding, ma devolverà poteri decisionali e operativi ai singoli Ceo delle varie unità.

Alibaba riorganizza attività in sei gruppi aziendali

Alibaba dichiara in una nota:

“Faremo diventare le nostre attività più agili, rafforzeremo il processo decisionale e permetteremo risposte più veloci ai cambiamenti di mercato”.

La riorganizzazione, che Alibaba dichiara non avrà effetti sullo status della quotazione a Wall Street e alla Borsa di Hong Kong, garriva dopo una rara apparizione pubblica del fondatore del gruppo, Jack Ma, a una scuola da lui stesso fondata a Hangzhou, la sua città natale, e dove ha avviato, nel 1999, l’attività di quello che sarebbe diventato il gigante dell’e-commerce cinese.  Le presenze in pubblico di Jack Ma sono sempre più rare dal 2020, in seguito alle critiche alle autorità finanziarie cinesi, e poche settimane prima dello stop alla quotazione in Borsa del gigante del fintech Ant Group e il via a indagini anti-trust per Alibaba, conclusesi nel 2021, con una maxi-multa da 18,23 miliardi yuan (pari a 2,33 miliardi di euro al cambio di allora). Il titolo Alibaba ha chiuso in ribasso dell’1,17% alla Borsa di Hong Kong, ma dopo la diffusione della notizia della riorganizzazione del gruppo le azioni sono schizzate di oltre il 7% nel pre-market a Wall Street.