Sono 323 gli schermitori sia in attività che ritirati – tra essi anche gli italiani Luigi Samele ed Erica Cipressa – che hanno sottoscritto una lettera aperta inviata oggi, martedì 28 marzo 2023, al presidente del Comitato Olimpico Internazionale (Cio), Thomas Bach e al presidente ad interim della Federazione internazionale scherma, Emmanuel Katsiadakis. Sono contro la riammissione nello sport degli atleti russi e bielorussi. Oggi l’Esecutivo del Cio definirà quali saranno le regole per l’eventuale ritorno degli atleti con passaporto russo e bielorusso nelle competizioni internazionali.

Lettera schermidori contro riammissione atleti russi a Parigi 2024

L’appello è stato lanciato dopo che la Fie, la Federazione internazionale scherma, il 10 marzo 2023 ha deciso, attraverso una votazione effettuata nel corso del Congresso, di far tornare alle gare gli atleti dei due Paesi che hanno invaso militarmente l’Ucraina. Si legge nella lettera:

“Questa oltraggiosa guerra unilaterale di aggressione e violazione della tregua olimpica non deve essere ignorata o addirittura condonata l’aggressione della Russia viola non solo le norme del diritto internazionale, ma anche i valori fondamentali dell’Olimpismo, tra cui la pace, la comprensione internazionale, il rispetto della dignità umana e dei diritti umani”.

Gli oltre 300 firmatari hanno ricordato che “l’aggressione della Russia in Ucraina ha provocato la morte di 232 atleti, la distruzione di 343 impianti sportivi, costretto 40.000 atleti a fuggire all’estero e lasciato 140.000 giovani atleti senza buone opportunità di allenamento”

La Germania non intende boicottare le Olimpiadi di Parigi 2024

“Se Il Comitato olimpico internazionale consentirà agli atleti russi e bielorussi di competere come neutrali, la Germania non ha intenzione di boicottare le Olimpiadi di Parigi 2024”.

Lo ha affermato Thomas Weikert, presidente della Confederazione tedesca degli sport olimpici (Dosb) che ha poi aggiunto: “Noi non possiamo immaginare la partecipazione di atleti russi e bielorussi ma se il Cio deciderà diversamente, i membri dell’esercito russo non dovrebbero essere autorizzati a partecipare, gli atleti che saranno autorizzati a gareggiare dovranno essere completamente neutrali, quindi senza inno, simboli e colori, e la questione doping dovrà essere chiarita”.