Decima giornata di sciopero generale in Francia. I cittadini sono tornati in piazza per la mobilitazione numero dieci contro la riforma delle pensioni, dopo che il governo del presidente, Emmanuel Macron, l’ha approvata senza il voto dell’Assemblea nazionale. Il Paese è stato teatro di scontri e razzie a Parigi. I sindacati hanno parlato di circa 2 milioni di persone scese in piazza contro la riforma pensionistica targata Macron, mentre per il ministero dell’Intero al massimo sono state poco più di 700mila, circa 90mila nella Capitale. Si sono registrati anche disagi per gli automobilisti che cercavano di fare rifornimento per la propria auto. Secondo le prime stime, le forze dell’ordine si aspettavano “il doppio o addirittura il triplo” rispetto all’ultima ‘manifestation’.
I sindacati: “A Parigi siamo in 2 milioni”
Secondo il sindacato Cgt in piazza sono scese 2 milioni di persone. Un numero più alto rispetto a quello diramato dalle autorità francesi. Secondo il ministero dell’Interno francese durante la decima giornata di proteste, sono scese in piazza in tutta la Francia 740mila le persone, mentre a Parigi le autorità hanno registrato 93mila manifestanti. C’è infatti un calo dell’adesione allo sciopero nel settore pubblico, sia statale che locale, e anche nella sanità pubblica. Secondo le autorità (prefetture o polizia) in tutta la Francia sono scese in piazza 556mila persone. A metà giornata, riporta Le Figaro, hanno aderito il 6,5% dei dipendenti statali, contro il 15,5% il 23 marzo scorso, il 3,4% dei lavoratori nelle amministrazioni territoriali, contro il 6,5% il 23 marzo, e il 5,4% dei dipendenti nella sanità pubblica, contro l’8,1% il 23 marzo.
Sciopero generale in Francia, decima giornata di mobilitazioni
Giornata nera per chi si è spostato con i mezzi pubblici. Registrati limitazioni al traffico ferroviari: attivi infatti Tgv su cinque e un Ter su due in media secondo il gestore ferroviario Snfc. Difficoltà anche nei trasporti parigini, dove la RATP ha ridotto il traffico sulla maggior parte delle linee metro e Rer. Il 15% delle stazioni di servizio ha esaurito almeno un carburante, soprattutto nell’Ovest e nel Sud del Paese, conseguenza della chiusura di cinque delle sette raffinerie francesi. A Parigi 7.300 tonnellate di immondizia non raccolta ingombravano i marciapiedi.
Decima giornata di mobilitazioni in Francia, episodi di violenza
Già nei primo menti di protesta si sono registrati episodi di violenza e di vandalismo. A Parigi sono sono stati sequestrati coltelli e materiale pirotecnico. A Bordeaux, invece, alcuni black bloc hanno lanciato oggetti pericolosi contro le forze dell’ordine. Tensioni sono state registrate anche a Lione, dove sono state distrutte vetrine di negozi e di una banca, e a Nantes dove sono stati incendiati cassonetti e macchine. A Parigi e Marsiglia i manifestanti hanno occupato le stazioni ferroviarie posizionandosi sui binari. Anche per effetto dell’adesione allo sciopero, nel settore dei trasporti circolano tre Tgv su cinque e un TER su due in media. Occupati licei e università in tutto il Paese.
Tra le prime tensioni e violenze si sono anche registrati saccheggi, a boulevard Voltaire, in un negozio di Leclrec, dove i manifestanti hanno frantumato le vetrine e hanno acceso un rogo sul marciapiede di fronte, secondo quando riporta Le Figaro. Dopo il saccheggio, la Polizia francese ha caricato i manifestanti. La situazione rimane caotica. Ma la mobilitazione nazionale ha portato anche disagi agli automobilisti, che hanno avuto difficoltà a trovare carburante. Per il quotidiano Le Figaro, a livello nazionale il 16,3% dei distributori è a corto di benzina o di diesel. A Parigi il 29,2% è in difficoltà.
Chiusi l’Arco di Trionfo e il castello di Versailles
Non solo la torre Eiffel: anche l’Arco di Trionfo e il castello di Versailles sono rimasti chiusi per lo sciopero dei lavoratori, nell’ambito della mobilitazione contro la riforma delle pensioni.
Sciopero generale in Francia, almeno 2 feriti e 22 fermi a Parigi nella decima giornata
Il primo bilancio disponibile parla di almeno due feriti e 22 fermi a Parigi, secondo la Prefettura. Dei due feriti, uno è rimasto colpito alla testa, l’altro portava la fascia con su scritto ‘stampa’.
I sindacati chiedono mediazione sulla riforma, Macron dice “no”
Intanto i sindacati francesi hanno chiesto un incontro a Macron per mediare e raggiungere un accordo sulla contestata riforma sulle pensioni. Ma il presidente francese ha rispedito al mittente l’offerta. “Abbiamo proposto ancora una volta al governo, e in particolare al presidente, di sospendere il suo progetto e di nominare un mediatore“, ha detto Philippe Martinez, numero uno del sindacato Cgt, ma il portavoce del governo, Olivier Véran, ha respinto con forza la proposta: “Non c’è bisogno di mediatori”.
“È insopportabile che la risposta sia il rifiuto”, ha aggiunto il leader del principale sindacato del Paese, Laurent Berger (Cfdt). “Abbiamo proposto una via d’uscita, ora serve che il governo risponda. Sembra che per ora non sia pronto, forse tra qualche ora cambierà idea”, ha aggiunto Berger.
Il 6 aprile organizzata l’undicesima giornata mobilitazione
I sindacati francesi hanno annunciato l’undicesima giornata di mobilitazione contro la riforma delle pensioni: si terrà il 6 aprile, secondo quanto riporta Le Figaro.
Il 23 marzo 2023 la Francia si è fermata per la nona giornata di mobilitazioni. Leggi l’articolo https://www.tag24.it/545435-sciopero-generale-francia-23-marzo-2023-contro-la-riforma-delle-pensioni-voli-cancellati/