La politica italiana si unisce al lutto e saluta Gianni Minà. Il gigante del giornalismo nostrano si è spento all’età di 84 anni dopo aver lungamente lottato contro una malattia cardiaca che, da qualche anno, lo tormentava. Abbiamo appreso della morte di Gianni Minà, spentosi nella sua abitazione romana, dalla comunicazione diffusa dalla famiglia:
Gianni Miná ci ha lasciato dopo una breve malattia cardiaca. Non è stato mai lasciato solo, ed è stato circondato dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari. Un ringraziamento speciale va al Prof. Fioranelli e allo staff della clinica Villa del Rosario che ci hanno dato la libertà di dirgli addio con serenità.
Morte Gianni Minà le razioni della politica
La politica italiana ed i suoi rappresentanti hanno immediatamente reagito alla morte di Minà. I primi ad intervenire in rappresentanza dello stato, poche ore dopo la notizia ed in piena notte, sono il Presidente del Senato – Ignazio La Russa – e della Camera – Lorenzo Fontana -.
Addio a Gianni Minà – ha scritto La Russa – scrittore, giornalista e conduttore televisivo. Girò documentari su Che Guevara, Muhammad Ali, Fidel Castro, Diego Armando Maradona. Indiscutibilmente tra i migliori nel suo campo, lascia tanti bei ricordi non solo agli appassionati di calcio e ai tifosi del suo amato Torino. Ai familiari le mie sentite condoglianze.
Con Gianni Minà – il commento di Fontana – se ne va un maestro del giornalismo italiano. È stato uno scrittore e un conduttore televisivo brillante e appassionato. Indimenticabili i suoi documentari, così come le sue celebri interviste a personaggi di fama internazionale. Ai familiari giungano le mie sentite condoglianze.
In mattinata ha voluto salutare il compianto giornalista anche il Presidente del consiglio. Così Giorgia Meloni sulla sua pagina Facebook: “Addio a Gianni Minà, un vero professionista amato e rispettato da tutti. L’Italia perde un grande giornalista e un uomo di profonda cultura. Che la terra ti sia lieve”.
Il Vicepremier, Antonio Tajani, interviene invece su Twitter. Di Gianni Minà ha detto che: “E’ stato un giornalista innovatore. Sport, politica, cultura, ciò che raccontava lo faceva con passione, i suoi documentari e le sue interviste hanno segnato la storia del giornalismo. Con la sua scomparsa ci lascia una grande eredità. Riposi in pace”.
Non poteva mancare, vista la caratura del personaggio, anche l’omaggio del ministero della Cultura. Così Gennaro Sangiuliano: “Perdiamo un giornalista originale, attento e mai banale, un uomo che amava la cultura. Ciao Gianni”.
Gli altri interventi
Uno degli interventi più elaborati lo fa Giuseppe Conte. Il leader del Movimento 5 Stelle parte da una celebre foto di Gianni Minà che lo ritrae con Sergio Leone, Mohamed Alì, Robert De Niro e Gabriel Garcia Marquez da ‘Checco er Carettiere’ a Trastevere, Roma.
Se uno – scrive Conte citando Minà – si sofferma troppo sulla propria felicità perde di vista gli altri, il mondo. La nostra identità si esprime attraverso di loro, in un rapporto virtuoso. Invece da troppi decenni ci hanno voluto inculcare la balla che la felicità si raggiunge consumando tutto. Ci lascia Gianni Minà, un gigante che ha avuto il coraggio e la tenacia di raccontare sogni e asperità dell’America Latina, dei ‘dannati della Terra’, sempre al fianco degli ultimi e pronto a dargli voce. La prosa intelligente che scaldava i cuori e interrogava le menti, giornalista di fine intelligenza che non ha mai ceduto alle fanfare del conformismo. Ciao Gianni