Congedo di paternità 2023: sul portale dell’INPS i neo papà hanno la possibilità di richiedere online il periodo di astensione di 10 giorni dal lavoro, obbligatorio per i padri lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati.
Il congedo di paternità obbligatorio, in particolare, potrà essere richiesto a partire dai 2 mesi precedenti la data del parto fino ai 5 mesi successivi alla nascita del bambino.
Senza perderci troppo in chiacchiere, dunque, andiamo subito a vedere insieme tutto ciò che riguarda il congedo di paternità 2023 obbligatorio per i neo papà e che prevede un periodo di astensione dal lavoro pari a 10 giorni: che cos’è, come funziona, quale retribuzione viene riconosciuta al padre lavoratore dipendente, chi può richiederlo, come e quando fare domanda all’INPS.
Congedo di paternità 2023: che cos’è, come funziona, quale retribuzione viene riconosciuta al padre lavoratore dipendente, chi può richiederlo, come e quando fare domanda all’INPS
Il congedo di paternità 2023 è un periodo di astensione dal lavoro di 10 giorni che deve essere richiesto in maniera obbligatoria dai neo papà.
Tale beneficio è stato introdotto grazie alla pubblicazione dell’art. 27 bis del decreto legislativo n. 151 del 2001 (Testo Unico maternità/paternità), grazie al quale si è provveduto a fornire:
- una ripartizione più equa delle responsabilità di assistenza tra uomini e donne;
- un’instaurazione precoce del legame tra padre e figlio.
Il padre lavoratore dipendente, sia che esso lavori per un’azienda privata oppure per il pubblico, dovrà astenersi dal lavoro per un periodo pari a 10 giorni lavorativi, i quali riguardano il periodo compreso tra i due mesi precedenti la data presunta del parto e i cinque mesi successivi alla nascita del bambino, il suo ingresso in famiglia o in Italia in caso di adozioni nazionali o internazionali oppure la data in cui viene concesso l’affidamento o il collocamento temporaneo.
Questo beneficio può essere ottenuto dai neo papà nei casi di parto, adozione o affidamento che sono avvenuti in data successiva al 13 agosto 2022, oppure anche in data precedente, purché il lavoratore padre si trovi nelle condizioni di poter fruire di periodi di congedo di paternità obbligatorio o dei periodi residui non fruiti.
Il periodo di congedo dal lavoro può essere anche frazionato a giorni, ma non frazionato a ore, e anche in caso di morte perinatale del figlio.
Inoltre, in caso di parto plurimo, la durata del congedo di paternità 2023 è aumentata a 20 giorni lavorativi.
Il periodo di congedo dal lavoro del padre lavoratore può essere utilizzato anche in concomitanza con il congedo di maternità che viene fruito dalla madre lavoratrice.
Per quanto riguarda la retribuzione che viene corrisposta al padre lavoratore dipendente nelle giornate in cui decide di beneficiare del congedo di paternità 2023, è previsto il riconoscimento di un’indennità giornaliera di importo pari al 100% della retribuzione.
Il congedo di paternità obbligatorio può essere usufruito dai padri lavoratori che sono titolari di un rapporto di lavoro dipendente, sia pubblici che privati, anche in caso di adozione o di affidamento.
Mentre, sono esclusi dal beneficio:
- i padri lavoratori autonomi;
- i padri lavoratori che sono iscritti alla Gestione Separata.
La domanda per beneficiare del congedo di paternità 2023 deve essere presentata in forma scritta al datore di lavoro, indicando quali sono i giorni in cui il padre si intende astenere dal lavoro.
La comunicazione deve essere presentata con un anticipo minimo di cinque giorni.
Le modalità di presentazione della domanda, in particolare, potranno essere diverse a seconda della diversa modalità di pagamento del beneficio. Nello specifico:
- in caso di pagamento a conguaglio il padre lavoratore dipendente del settore privato deve comunicare in forma scritta al datore di lavoro i giorni di congedo di paternità obbligatorio, ma potrà farlo anche utilizzando il sistema informativo aziendale per la richiesta e la gestione delle assenze;
- in caso di pagamento diretto da parte dell’INPS, la domanda deve essere presentata online all’Istituto mediante l’apposito servizio dedicato. In alternativa, si può utilizzare il Contact center (telefonando al numero verde 803 164 oppure allo 06 164 164) o i servizi telematici che vengono offerti dagli enti di patronato e dagli intermediari dell’Istituto.
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