Quali sono i requisiti per avere l’Ape sociale 2023? Quanto prendo di pensione con l’uscita anticipata a 63 anni di età? Chi ha diritto all’anticipo pensionistico nel 2023? Si avvicina la prima scadenza per il riconoscimento del diritto alla pensione con Ape sociale.
L’indennità a carico dello Stato rappresenta il primo trattamento economico previdenziale in favore delle persone che si vivono una condizione di disagio.
Tuttavia, l’Ente nazionale della previdenza sociale riconosce il beneficio solo dietro verifica dei requisiti, anagrafici, contributivi e condizioni disposte dalla normativa vigente.
L’accordo tra lo Stato e l’INPS per il rilascio dell’anticipo pensionistico Ape sociale prevede la presenza di specifiche condizioni, meglio descritte nei paragrafi successivi.
Pensione, Ape sociale ritiro a 63 anni di età. Ecco chi può farlo
Non tutti, forse, sanno che l‘anticipo pensionistico Ape sociale, è un’indennità riconosciuta dall’Ente nazionale della previdenza sociale, ma viaggia a carico dello Stato italiano. La distribuzione del beneficio economico è subordinata dalla presenza di una o più condizioni. Intanto, il governo italiano non ha reso strutturale la misura, in vigore dal 1° maggio 2017 con una natura sperimentale e soggetta alla presenza delle risorse disponibili.
Il trattamento viene riconosciuto, in presenza dei requisiti, come sostegno al reddito del lavoratore e mantenuto stabile nel tempo fino al perfezionamento dei requisiti necessari per il rilascio della pensione di vecchiaia o anticipata ordinaria.
A chi spetta l’Ape sociale nel 2023?
L’Ente nazionale della previdenza sociale riconosce l‘indennità economica in favore dei lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle forme sostitutive ed esclusive della stessa, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione Separata, se rientrano in una delle condizioni di seguito riportate, quali:
- disoccupati per come conseguenza dell’evento di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale;
- caregiver, lavoratori che si occupano dell’assistenza prolungata e continuativa del coniuge, familiare o parente in stato di disabilità grave. Il periodo di assistenza minimo che permette l’accesso al trattamento non deve risultare inferiore a sei mesi;
- lavoratori a cui è stata accertata un’invalidità civile nella misura dal 74%;
- lavoratori, che vantano un periodo lavorativo di almeno 7 anni su dieci in una delle attività lavorative gravose previste dall’allegato 3 della legge 234/2021.
Chi ha diritto all’anticipo pensionistico?
Possono richiedere l’accesso all’indennità economica garantita dallo Stato italiano, coloro che si trovano in una delle condizioni innanzi indicate, all’atto della presentazione dell’istanza, e presentino i seguenti requisiti anagrafici e contributivi, quali:
- età anagrafica da 63 anni;
- 30 anni di anzianità contributiva;
- per i lavoratori “gravosi” l’anzianità contributiva è fissata in 36 anni. Le donne ottengono un maggior vantaggio potendo contare sulla riduzione del requisito contributo di 12 mesi per ogni figlio, nel limite di non oltre due anni.
- gli operai edili ed affini, per i ceramisti e per i conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta, l’anzianità contributiva è fissata in 32 anni;
- per il rilascio del beneficio è necessario non risultare titolari di alcuna pensione diretta.
L’indennità Ape sociale viene rilasciata con la cessazione di attività di lavoro dipendente, autonomo e parasubordinato esercitata su suolo nazionale o all’estero.
L’Ente nazionale della previdenza sociale ammette la cumulabilità tra l’indennità e lo svolgimento di attività lavorativa dipendente o parasubordinata per redditi fino a un massimo pari a 8mila euro lordi annui. Mentre, per il lavoro autonomo per redditi fino a un massimo pari a 4.800 euro lordi annui.
In presenza di superamento di detti parametri si decade dal diritto dall’indennità economica e nei casi di percezione indebita, l’Ente procede al recupero.
Quanto prendo di pensione con l’uscita anticipata a 63 anni di età?
L’Ente nazionale della previdenza sociale riconosce come indennità economica, se presente un’iscrizione presso un’unica gestione, un importo mensili fino a 1.500 euro.
L’Anticipo pensionistico Ape sociale non è soggetto a rivalutazione, né integrazione al trattamento minimo.
Perché è importante la scadenza del 31 marzo 2023
Coloro che rientrano nelle condizioni previste dalla legge devono, in via del tutto preliminare inoltrare la domanda per la certificazione del diritto alla pensione entro il 31 marzo 2022 (prima istanza), 15 luglio 2022 (seconda istanza) e non oltre il 30 novembre 2022 (istanza tardiva).
In quest’ultimo caso le domanda saranno prese in considerazione in relazione alle risorse finanziarie disponibili.