Sabato 1 aprile la Russia assumerà la presidenza del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Singolare come situazione visto che lo scopo del Consiglio è stabilito dall’articolo 24 dello Statuto delle Nazioni Unite, al consiglio viene conferita “la responsabilità principale del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale“. Le decisioni del Consiglio necessitano di una maggioranza di almeno nove dei quindici membri e di tutti i cinque membri permanenti, se si tratta di un voto su una questione non procedurale

Ci si interroga da più parti sul ruolo che avrà la Russia nella supervisione di un organismo creato per mantenere la pace e la sicurezza internazionale visto il suo status di aggressore. Ma secondo diversi esperti le capacità del paese di Putin di condizionare l’andamento dei lavori dell’organo sono trascurabili.

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è composto da 15 membri e ognuno di loro ha un voto. Secondo la Carta delle Nazioni Unite, tutti gli Stati membri sono obbligati a rispettare le decisioni del Consiglio. Ogni Stato assume a turno la carica di presidente e la rotazione avviene ogni mese in ordine alfabetico, in base al nome suo nome scritto in inglese.

Il professor Andrew Macleod del King’s College London’s Department of War Studies ha definito “ridicolo” il fatto che la Russia detiene la presidenza dell’organismo delle Nazioni Unite delegato a fare la pace, proprio quando Mosca è considerata da gran parte del mondo come la più grande minaccia nel mondo per la pace.

La verità è che se uno dei membri permanenti del Consiglio di Sicurezza è coinvolto in un conflitto armato non c’è nulla che il Consiglio di Sicurezza possa fare per fermarlo, perché quello Stato eserciterà il proprio veto come la Russia sta facendo ora sull’Ucraina, come potrebbe fare la Cina su Taiwan e gli americani sull’Afghanistan e l’Iraq” ha spiegato Andrew Macleod del King’s College London’s Department of War Studies.

Consiglio sicurezza Onu Russia, il parere di Thomas Graham

Non bisogna sovrastimare l’importanza di questa posizione“, ha dichiarato a Euronews Thomas Graham, che è un illustre collaboratore del Council on Foreign Relations. “Il presidente del Consiglio presiede fondamentalmente le riunioni e si occupa di gran parte del lavoro amministrativo, ma ha pochissimo potere di influenzare le decisioni effettive che il Consiglio prende“.

L’ultima volta che la Russia ha avuto la presidenza del Consiglio di sicurezza è stato a febbraio 2022, mese in cui ha lanciato l’offensiva su larga scala contro la vicina Ucraina. I sostenitori del paese di Zelensky e persino i parlamentari vogliono che la Russia sia espulsa dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU, ma Graham ha assicurato che questo è “quasi impossibile. Sarebbe necessario un voto del Consiglio di Sicurezza e quindi anche della Russia, che però mantiene il diritto veto. “Quindi non succederà“, ha spiegato il collaboratore del Council on Foreign Relations.

about:blank Graham, quindi, sostiene allo stesso modo che l’assunzione della presidenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite da parte della Russia questo mese non darà a Vladimir Putin alcun vantaggio nel conflitto. “Il presidente russo Vladimir Putin non potrà approfittarne“, ha dichiarato. Tutti i membri del Consiglio mantengono il diritto di parlare alle sessioni del Consiglio “e si può essere certi che gli Stati Uniti e i Paesi europei non diranno nulla di positivo sulla Russia e su ciò che sta facendo in Ucraina o altrove nel mondo. Se la Russia cerca di introdurre nel Consiglio degli oratori che gli Stati Uniti e altri trovano inappropriati, c’è un modo per impedire alla Russia, su questioni procedurali con soli nove voti, di fare alcune delle cose che potrebbe voler fare“, ha quindi concluso.