Quali sono gli stili di arredamento? Capire come scegliere lo stile per arredare casa impone una riflessione sui propri gusti, passioni e interessi, ma anche un’analisi sulle qualità dello spazio a disposizione. Ecco alcuni tra gli stili più in voga:

Stile Industrial (ferro, pelle, rivestimenti raw, mattoni a vista, lampade hand-made: sono questi alcuni degli elementi chiave dell’arredamento industrial style);

Stile scandinavo (tanto legno, geometrie pulite, mobili privi di formalismi ed eccessi, che sono sinonimo di affidabilità e solidità);

Shabby chic (l’arredamento shabby chic prevede finiture e arredi in una gamma cromatica univoca, formata da tonalità pastello, bianco, beige e grigio. Nei mobili sono le benvenute le linee morbide e curvilinee);

Boho chic (l’arredamento in stile boho chic amplia la tavolozza al rosa, all’arancione, al verde e incoraggia verso audaci combinazioni di arredi e decorazioni di diversa origine);

Stile etnico (una casa con un arredamento etnico attinge a un serbatoio geografico generoso, con riferimenti anche ai paesi dell’Asia, del Centro e Sud America);

Stile rustico (oltre ad arredi in legno, spesso possenti e massicci, in una casa in stile rustico non mancano pareti in pietra, le nuance calde e, naturalmente, un camino o una stufa a legna).

Quali sono gli stili di arredamento? E quanto può costare un arredamento completo?

Una famiglia che arreda una casa da cima a fondo spende mediamente tra i 15.000 e i 25.000 Euro. Questo è un dato standard ma è chiaro come la spesa per ogni singola esperienza d’arredo sia diversa perché legata a differenti fattori.

Come scegliere l’arredamento per la casa?

La prima cosa da considerare, quando scegliamo di arredare casa, riguarda la disposizione degli spazi. Ogni acquisto fatto deve, infatti, tener conto di metriche precise e dello spazio che andrà ad occupare. Prima di acquistare un qualsiasi complemento d’arredo, bisognerebbe quindi chiedersi quale tendenza s’intende riprodurre. Durante la fase d’arredamento, non bisogna mai dimenticare il fattore comodità.