Carlo tagli benefici e alloggi. A Re Carlo non piace la famiglia allargata. O meglio, a quanto pare e secondo fonti informate e vicine al monarca, non gradirebbe averla nei palazzi reali. Vuol dire che dopo la minaccia di sfrattare Harry e Megan dallo loro residenza di Londra, ovvero Frogmore House che era stata donata alla coppia dalla Regina Elisabetta, starebbe valutando la possibilità di togliere gli ‘alloggi reali’ anche ad altri componenti della famiglia che usufruiscono di benefici che evidentemente per il Re non sono più possibili da concedere. In sostanza si riferirebbe ai parenti che vivono negli appartamenti appartenenti alla Corona, ma che non contribuiscono in nessun modo ad aiutare la monarchia a livello lavorativo. Insomma, a quanto pare, per poter occupare gli alloggi della Royal Family, i parenti di Re Carlo devono anche essere coinvolti in attività che sostengono attivamente proprio la famiglia reale e che aiutano la Corona ad essere economicamente stabile e solida. Il Re inoltre sarebbe intenzionato a togliere gli alloggi a chi, pur facendo parte della sua famiglia, non li occupa stabilmente. Secondo una fonte accreditata e come riporta l‘Evening Standard (un quotidiano locale londinese diffuso gratuitamente nella capitale), Re Carlo desidererebbe ridurre il numero di reali che dipendono da lui o che in qualche modo usufruiscono di benefici dovuti al fatto di essere parte della Royal Family, ma evidentemente non abbastanza vicini alla stessa. In passato, quando c’era ancora la Regina Elisabetta, la ‘famiglia reale allargata’ sembrava dare per acquisito che fosse loro diritto avere una sistemazione garantita a palazzo. Lentamente ma inesorabilmente nel tempo sembra proprio che Carlo cambierà anche questo.

Re Carlo e i tagli per la famiglia stop ai benefici per parenti che contribuiscono a rendere la Corona solida economicamente

Come ha affermato una figura molto vicina al monarca la sostanza del pensiero del re sarebbe: The Firm (che rappresenta un titolo informale per indicare la famiglia reale britannica e le istituzioni a essa associate, inclusi i cortigiani, il personale, i reali che curano gli affari della monarchia), non è una sorta di associazione edilizia chiarendo che, se i membri della sua famiglia non possono permettersi di vivere dove attualmente vivono, dovranno smettere di farlo. E sempre secondo la stessa fonte, “molte pratiche che si sono evolute nel tempo cambieranno”. Questo, ci tengono a far sapere dall’interno, “non vuol dire che il re è senza cuore, semplicemente che per i membri della famiglia che non fanno parte del nucleo familiare che lavorano per la corona, è giusto che vivano altrove”, avrebbe dichiarato una figura di spicco vicino al monarca. Tutta questa sorta di ‘pulizia’ o comunque di riduzione di il re la starebbe studiando da tempo con il figlio William, il principe di Galles con cui starebbe lavorando al progetto per cui in sostanza, la famiglia allargata che ha un alloggio che non utilizza nei palazzi, o in cui vi ha lasciato vivere i propri figli, presto dovrà affrontare la perdita di quel vantaggio. La cosa che ancora non appare chiara è se i componenti più impegnati della famiglia reale, quelli che sono a servizio nel rappresentare la Corona, continueranno o meno a beneficiare delle residenze sontuose. Come la principessa Anna, la sorella di Carlo, che svolge più impegni di tutti nell’arco dell’anno: ha un appartamento a St James’s Palace e una tenuta a Gatcombe Park, nel Gloucestershire. Un altro dei fratelli del re, lo sventurato duca di York, vive in un’altra splendida tenuta sui terreni di Windsor, il Royal Lodge. Ma pare che a lui (e alla ex moglie, Sarah Ferguson) sia già arrivato il messaggio che presto dovranno traslocare. Dunque tutti dovranno rimboccarsi le maniche, o almeno attrezzarsi per pagare perché Re Carlo ha deciso che la corona deve essere finanziariamente solida e può farlo attraverso le proprietà immobiliari.