Intervenuto pochi minuti fa ai microfoni del Gr Parlamento, il Ministro dello Sport Andrea Abodi ha fatto il punto sulla candidatura dell’Italia, pronta ad ospitare gli Europei del 2032. Il governo è pronto a sostenere le argomentazioni di Coni, Figc e massimi organismi sportivi. L’idea è quella di dar vita ad una profonda rivoluzione sul sistema delle infrastrutture esistenti per convincere l’Uefa ad assegnare la manifestazione all’Italia. Il Ministro Abodi ha così argomentato la sua tesi sulla candidatura del nostro Paese ad ospitare gli Europei del 2032: “Stiamo parlando di valorizzazione del patrimonio pubblico. Non ritengo che quanto necessario debba essere messo dal governo. Serve un modello di partecipazione di carattere finanziario. Ho lanciato l’idea del fondo immobiliare stadi, dove anche le amministrazioni comunali possono e debbono fare la loro parte. Nei prossimi giorni sarà ufficializzato un comitato interistituzionale con alcuni ministeri chiave e questa sarà testimonianza vera del Governo di sostenere questo processo di sviluppo al di là delle decisioni dell’Uefa”.
Europei 2032, le parole di Andrea Abodi sulla candidatura dell’Italia
Per disputare gli Europei del 2032 in Italia sarà necessaria una profonda rivoluzione sul sistema stadi. Si parla di un investimento da 1,5 miliardi di euro: “Torino è uno stadio all’avanguardia – ha dichiarato Abodi –, mentre Roma e Milano dovranno essere migliorati. Su Milano ci idee diverse. Per gli stadi che restano siamo intorno a 1,5 miliardi, ma il punto è il ruolo nella città. Non credo sia un costo ma un investimento remunerativo. Dovranno essere stadi sicuri, accessibili, nel rispetto dell’ambiente e intelligenti dal punto di vista della tecnologia”. Nessuna novità, invece, per quanto riguarda lo ius soli sportivo. Ma su questo aspetto, il Ministro dello Sport si mostra fiducioso: “Ancora non ne abbiamo parlato di questo tema, ne parleremo. È un tema che riguarda anche le politiche di governo. Sarà mia cura fare in modo che ci sia una riflessione per dare una risposta a un tema sociale che è rimasto sospeso e va affrontato a prescindere”.
Il Ministro dello Sport commenta lo stato di forma della nazionale italiana
Oltre alla questione relativa agli stadi da ristrutturare per gli Europei del 2032, Andrea Abodi si è espresso anche sul recente stato di forma della nazionale italiana. Sulle parole di malcontento espresse dal commissario tecnico Roberto Mancini nel post gara di ieri conto Malta, il Ministro dello Sport ha dichiarato: “Anch’io la penso come lui, viva la sincerità. Le cose dobbiamo dircele. In Italia ci sono troppi commissari tecnici ma ce n’è uno di grande qualità, che sa essere abbastanza inclemente e molto duro nei confronti di sé stesso e sa quello che va fatto”.
E sugli oriundi ha poi aggiunto: “Devono essere elemento di riflessione quello che riguarda la scuola italiana. Io credo ancora moltissimo nella possibilità di estrarre il talento e di valorizzare quello che c’è. Le nostre primavere sono troppo spesso insopportabilmente piene di stranieri. Ma non per il fatto che ci siano stranieri, per il fatto che non ci sono italiani. Non posso immaginare che la scuola che ha fatto la storia del calcio italiano si sia improvvisamente esaurita. Ci vuole un po’ più di lungimiranza e di coraggio”.