Perquisizione per i due attivisti di Ultima Generazione accusati di aver imbrattato a Firenze Palazzo della Signoria. Sono stati poi sequestrati pc e cellulari. Lo segnala in un comunicato stampa il movimento ambientalista.

Ultima generazione Firenze perquisizioni

Perquisizione a casa dei due attivisti di Ultima Generazione, Giordano e Nicole, che lo scorso 17 marzo hanno imbrattato con vernice lavabile il Palazzo della Signoria a Firenze. Il movimento segnala l’avvenuto sequestro dei computer, telefoni, schede telefoniche e perfino un libro. Un’ulteriore perquisizione sarebbe stata effettuata nella casa della persona dove Nicole era stata ospite ieri. “Un provvedimento del tutto sproporzionato, se rapportato ai reati loro contestati successivamente alle azioni di disobbedienza civile nonviolenta che hanno compiuto” denuncia Ultima Generazione in un comunicato stampa.

Le parole dell’attivista

Sono riportate le parole di Giordano, uno dei due attivisti perquisiti:

Come mi sono sentito? Mi hanno portato via il telefono cellulare, il pc fisso, dei volantini e anche un libro. Mi sono sentito trattato come uno dei peggiori criminali della storia; capisco tutto, però arrivare a farti le perquisizioni, portarti via il telefono, il pc, neanche fossi parte di un’associazione terroristica. Questa è la cosa assurda. E poi attaccarsi a due volantini, un libro… allucinante. Ti senti trattato come fossi una persona pericolosa, che va controllata perché fa chissà quali attentati, quando sei una persona normale. Anche loro, quando sono entrati, e sono stati cordiali, si sono resi conto che era una situazione un po’ assurda

Giordano

Il comunicato di Ultima Generazione

Ultima Generazione ha commentato le recenti perquisizioni: “Vorremmo, al contrario, per la concezione dello Stato di Diritto che abbiamo, sancito dalla Costituzione Repubblicana, che altrettanto impegno investigativo venisse messo nei confronti dei quotidiani e gravi reati ambientali che vengono perpetrati in Italia, a partire proprio dalla Regione in cui vivono Giordano e Nicole, e che recano danni irreversibili all’ambiente, al paesaggio, alla vita e alla salute dei cittadini“. Poi l’accusa al governo Meloni che “continua a finanziare con i soldi pubblici chi inquina: la Sace, controllata dal ministero dell’Economia, proseguirà a investire in combustibili fossili i soldi delle tasse pagate dai cittadini almeno fino al 2028. Auspichiamo provvedimenti altrettanto severi verso questi enti, che predispongono per noi un futuro di morte”.