Il ministro degli Esteri Antonio Tajani si è espresso oggi su una questione molto delicata che sta facendo discutere negli ultimi giorni, quella dell’emergenza Tunisia.
Se ci sono delle regole vanno rispettate, lo Stato sta facendo tutto quello che è in suo potere, non c’è niente di preconcetto contro le ong. Ci sono delle leggi, e un lavoro incessante di tutti, della nostra Guardia costiera e della nostra Marina. Sono due mesi che stiamo dicendo, in tutti i tavoli internazionali, quello che sta per accadere: dobbiamo aiutare la Tunisia con finanziamenti da parte di Fmi e Banca mondiale, dando almeno i primi aiuti in attesa delle riforme e di una verifica dei passi avanti. Ormai è un cane che si morde la coda, l’emergenza finanziaria alimenta quella dei migranti
Tajani: “Non commettiamo l’errore di lasciare la Tunisia ai Fratelli musulmani”
Non commettiamo l’errore di lasciare la Tunisia ai Fratelli musulmani. Si sta muovendo anche la Ue, oggi è andato il commissario europeo Paolo Gentiloni. Anche la Francia sta guardando con maggiore attenzione al problema, dopo l’incontro di Macron con Meloni. Sugli americani posso solo dire che stiamo parlando con tutti, noi sosteniamo una soluzione di compromesso: dare un primo sostegno, perché i tunisini sostengono che senza soldi non possono fare le riforme. Se poi non intervengono la Ue o il Fmi e intervengono la Cina o la Russia come la mettiamo?
Tajani: “Fondamentale sostegno UE”
La Ue è più forte dell’Italia, ci sono diverse rotte da gestire e controllare, a cominciare da quella balcanica. È un interesse comune, di tanti stati dell’Ue, quello di fermare l’immigrazione illegale“, ha aggiunto il capo della diplomazia italiana. A chi evidenzia che l’Italia non ha mai avanzato una proposta organica sul tema, il ministro degli Esteri ha sottolineato che l’Italia ha “sempre fatto proposte, poi deve elaborarle la Commissione. Ci vuole la volontà di tutti gli stati per affrontare il problema in profondità. Anche perché in molti casi il nostro Paese è solo la frontiera, con la maggior parte di queste persone che vuole andare in altri stati, dalla Germania alla Finlandia