Ben 650 migranti sono sbarcati sulle coste di Roccella Ionica, in Calabria, durante la notte di oggi, lunedì 27 marzo. Si tratta di un gruppo di soli uomini, provenienti da Siria, Pakistan, Egitto e Bangladesh. Viaggiavano a bordo di un peschereccio di 30 metri, partito dalla Libia, che è riuscito ad eludere ogni controllo.
Prima di approdare nel porto calabrese, i migranti hanno viaggiato per circa cinque giorni, finché non sono andati a sbattere contro un’altra imbarcazione utilizzata in un altro arrivo. Secondo le prime ricostruzioni, i viaggiatori sarebbero tutti in buone condizioni di salute. I profughi sono stati accolti dal dispositivo della Prefettura di Reggio Calabria, una squadra composta da personale della Croce rossa, della Protezione civile e di Medici senza frontiere. Per il momento alloggiano su una delle aree del porto, in attesa di essere sistemati nella vicina tensostruttura, all’interno della quale si trovano gli altri migranti giunti al porto negli ultimi giorni.
Migranti a Roccella Ionica, Salvini: “Le Ong complicano il lavoro dei nostri marinai”
Proprio in Calabria è attesa in serata la nave Diciotti, che dovrebbe approdare nel porto di Reggio Calabria intorno alle 22.30. A bordo ci saranno circa 600 migranti: la maggior parte di loro provenienti da Lampedusa, mentre una minoranza è stata soccorsa in mare.
Intanto, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha commentato la vicenda degli sbarchi a Roccella Ionica, puntando il dito contro le Ong. Solo nel porto sulla costa dei Gelsomini sono arrivate 1.500 persone negli ultimi cinque giorni. A margine di un incontro a Trieste, il vicepremier ha ribadito come, in merito alla questione migranti, l’Italia sia “sotto attacco“.
Se ci sono dichiarazioni della Guardia costiera piuttosto che della Marina, che sono corpi orgoglio dello Stato, che lamentano che il lavoro viene ostacolato, va preso in considerazione. Ma il problema sono i trafficanti e gli scafisti, non altri. Se le Ong complicano il lavoro dei nostri marinai sicuramente il problema si pone.
Salvini ha poi chiarito come “sicuramente l’immigrazione non può essere regolata da organismi privati finanziati da paesi stranieri”.
Questo è poco ma sicuro.