Scuola, insegnanti tutor e orientatori in 70mila classi delle scuole superiori a partire da settembre 2023. Il decreto del ministero dell’Istruzione della scorsa settimana, in attesa di pubblicazione e attualmente all’esame del Cspi, stanzia 150 milioni di euro di risorse per le due nuove figure che debutteranno nel nuovo anno scolastico 2023-2024. Intanto, già da aprile si terranno i corsi di aggiornamento degli insegnanti designati per ricoprire i nuovi incarichi: 20 ore di formazione con esame finale. La distribuzione dei docenti tutor avverrà in base alla popolazione scolastica dell’ultimo triennio che porta alla maturità: sarà assegnato l’incarico a più insegnanti delle scuole di Lombardia e Campania. In media, ogni insegnante tutor avrà dai 30 ai 50 alunni.

Scuola insegnanti tutor in 70mila classi da settembre 2023: ultime notizie

Saranno circa 40mila i docenti che, dall’anno scolastico 2023-2024, avranno l’incarico di ricoprire uno dei due nuovi ruoli nella scuola, quello di tutor e quello di orientatore. La prima figura è prevista a supporto della didattica e dell’insegnamento, anche con finalità relative al contrasto della dispersione scolastica. L’orientatore invece supporterà gli studenti nelle scelte di proseguimento degli studi dopo il conseguimento del diploma di maturità, anche se lo studente non dovesse manifestare l’intenzione di proseguire gli studi universitari. Sarà compito dei dirigenti delle scuole individuare e assegnare ai docenti l’incarico di tutor tra il personale di ruolo con almeno cinque anni di anzianità scolastica.

Quali docenti potranno candidarsi al ruolo di tutor, quali requisiti e corsi di formazione ad aprile 2023

A tal proposito, partiranno dal mese di aprile i corsi di aggiornamento per i docenti che ricopriranno l’incarico di tutor. In tutto 20 ore di formazione, da svolgere in modalità on line, con esame conclusivo. La scelta ricadrà soprattutto sui docenti che abbiano svolto dei compiti relativi all’orientamento scolastico, al contrasto alla dispersione e a incarichi nell’ambito dei programmi di scuola-lavoro. I docenti a tempo indeterminato scelti seguiranno, in media, dai 30 ai 50 studenti del triennio delle scuole superiori. Complessivamente, i nuovi docenti tutor debutteranno in 70.000 classi degli ultimi tre anni delle scuole superiori.

Docenti tutor e orientatori scuole superiori, ecco quanto guadagneranno

Ogni docente tutor avrà un compenso aggiuntivo annuale lordo variabile dai 2.850 ai 4.750 euro. Per i docenti orientatori, invece, è previsto una retribuzione lorde dai 1.500 ai 2.000 euro all’anno. La bozza del decreto del ministro Giuseppe Valditara prevede che sia presente un docente orientatore per ogni istituto scolastico. Chi viene scelto, sia come tutor che da orientatore, dovrà assicurare una continuità di incarico per almeno tre anni. È quanto prevede la bozza del decreto di prossima emanazione del ministero di Viale Trastevere della quale è stata inviata copia al Consiglio superiore della pubblica istruzione (Cspi) che dovrà formulare il proprio parere sul provvedimento.

Quanti tutor ci saranno per ogni scuola e regione italiana? Ecco la distribuzione

L’assegnazione delle risorse, rientranti nei 150 milioni di euro messi a disposizione dal ministero dell’Istruzione per l’anno 2023, avverrà sulla base della popolazione scolastica dell’ultimo triennio delle scuole superiori. Il 40% dei fondi verrà assegnato alle scuole del Nord Italia. Alla Lombardia saranno destinati circa 22 milioni di euro per 5.527 tutor; alla Campania quasi 17,5 milioni di 4.409 insegnanti tutor. Il Lazio avrà 14,5 milioni per 3.652 tutor e la Sicilia 13,25 milioni per 3.343 insegnanti. A seguire Veneto, Emilia Romagna e Puglia con 11,5 milioni di euro di stanziamenti per circa 3.000 tutor. Poi Piemonte e Toscana con circa 10 milioni di finanziamenti e In totale, i tutor saranno 37.843 in tutta Italia. Ulteriori risorse possono essere utilizzate dalle scuole, in autonomia, dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e dai Piani operativi nazionali (Pon).