Bonus tende da sole 2023: con la pubblicazione del Vademecum sulle “Schermature solari e chiusure oscuranti” l’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha comunicato che è possibile richiedere un’agevolazione fiscale per l’acquisto e per la posa in opera di schermature solari e/o di chiusure tecniche mobili oscuranti.

Queste ultime, in particolare, devono essere montate in modo “solidale all’involucro edilizio” o ai suoi componenti e possono essere installate all’interno, all’esterno oppure integrate alla superficie vetrata.

Bonus tende da sole 2023: che cos’è, come funziona, a quanto ammonta, chi può richiederlo, per quali edifici, lavori e spese ammissibili, documentazione da conservare

Possono richiedere il bonus tende da sole 2023 tutti i contribuenti che:

  • sostengono le spese di riqualificazione energetica;
  • possiedono un diritto reale sulle unità immobiliari costituenti l’edificio.

Per quali edifici viene concesso il bonus? Per quegli edifici che, alla data di inizio dei lavori, siano:

  • esistenti“, ossia accatastati o con richiesta diaccatastamento in corso;
  • in regola con il pagamento di eventuali tributi.

L’agevolazione consiste in una detrazione fiscale di ammontare pari al 50% delle spese totali sostenute, fino ad un importo massimo di 60.000 euro per unità immobiliare.

Per poter accedere al bonus tende da sole 2023 c’è bisogno che siano presenti i seguenti requisiti tecnici per quanto riguarda l’intervento:

  • l’installazione deve avere ad oggetto i sistemi di schermatura che sono elencati all’interno dell’allegato M del decreto legislativo n. 311 del 2006;
  • le schermature devono essere:
    • applicate in modo solidale con l’involucro edilizio e non liberamente montabili/smontabili dall’utente;
    • a protezione di una superficie vetrata;
    • installate all’interno o all’esterno della superficie vetrata;
    • mobili;
    • schermature “tecniche“;
  • le “chiusure oscuranti” possono essere in combinazione con vetrate o autonome (aggettanti);
  • per le “schermature solari“, come ad esempio le tende da sole, le veneziane, le tende a rullo e le tende a bracci:
    • sono ammessi gli orientamenti da EST a OVEST passando per SUD;
    • sono esclusi NORD, NORD-EST e NORD-OVEST;
  • per le “chiusure oscuranti“, come ad esempio le persiane, le avvolgibili, le tapparelle, sono ammessi tutti gli orientamenti;
  • le schermature solari devono possedere un valore del fattore di trasmissione solare totale accoppiato al tipo di vetro della superficie vetrata protetta inferiore o uguale a 0,35 valutato con riferimento al vetro tipo C secondo la norma UNI EN 14501.

Le spese ammissibili, invece, sono le seguenti:

  • fornitura e la posa in opera di schermature solari e/o chiusure oscuranti tecniche;
  • eventuale smontaggio e dismissione di analoghi sistemi preesistenti;
  • fornitura e posa in opera di meccanismi automatici di regolazione e controllo delle schermature;
  • prestazioni professionali;
  • opere provvisionali e accessorie.

I soggetti che intendono beneficiare dello bonus tende da sole 2023 devono inviare all’ENEA, con modalità telematiche all’interno del rispettivo sito web, la “Scheda descrittiva dell’intervento“, entro 90 giorni dalla data di fine dei lavori o di collaudo delle opere.

Oltre a questo documento, il soggetto beneficiario dovrà conservare la seguente documentazione di tipo “tecnico”:

  • una stampa originale della “Scheda descrittiva dell’intervento“, la quale deve essere firmata e deve riportare il codice CPID assegnato dal sito ENEA;
  • l’asseverazione, redatta da un tecnico abilitato;
  • le schede tecniche dei componenti e marcatura CE con relative dichiarazioni di prestazione (DoP);
  • le attestazioni di prestazione per:
    • il fattore di trasmissione solare totale per le schermature solari;
    • la resistenza termica supplementare per le chiusure oscuranti.

Infine, il soggetto beneficiario dovrà conservare i seguenti documenti di tipo “amministrativo”:

  • la delibera assembleare di approvazione di esecuzione dei lavori e la tabella millesimale di ripartizione delle spese nel caso di interventi sulle parti comuni condominiali;
  • la dichiarazione del proprietario di consenso all’esecuzione dei lavori;
  • le fatture relative alle spese sostenute;
  • le ricevute dei bonifici bancari o postali, nei quali sono indicati:
    • la causale del versamento;
    • gli estremi della norma agevolativa;
    • il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
    • il numero e la data della fattura;
    • il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto destinatario del singolo bonifico;
  • la stampa della e-mail inviata dall’ENEA contenente il codice CPID.

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