Sembra calato il vento di tempesta che stava per investire la segreteria del Pd, da giorni alle prese con la scelta dei nuovi capigruppo.

Pd, la partita per i capigruppo: Bonaccini riunisce i suoi

Il presidente dei dem, Stefano Bonaccini, nella giornata di sabato ha riunito i suoi e richiamato la segretaria alla responsabilità.No a scelte calate dell’alto” chiede il presidente dell’Emilia Romagna. Nel corso della riunione con i parlamentari che lo hanno sostenuto al congresso, Bonaccini ha confermato la volontà di collaborazione interna, purché, precisa questa sia reciproca.

Dopo il positivo passaggio dell’assemblea nazionale del 12 sarebbe assolutamente auspicabile che anche i prossimi passaggi si svolgessero in un clima di unità e collaborazione. Non mi sento minoranza e voglio dare una mano a rafforzare il Pd a tutti i livelli, anche condividendo responsabilità”, ha detto.

A distanza di poche ore arriva la replica, implicita, di Elly Schlein che domani riproporrà i nomi di Chiara Braga e di Francesco Boccia come presidenti dei gruppi parlamentari, nonostante il disappunto dell’ala riformista e la faticosa mediazione da mettere in atto.  L’accusa rivolta alla neo segretaria è infatti di essersi “sottomessa” ad un capo bastone quale Dario Franceschini.

Sullo sfondo, un ampio gruppo di parlamentari che al congresso aveva votato per Bonaccini e che oggi si definisce neoulivista, ha deciso di non prendere parte al vertice del presidente Dem e lanciare un monito all’unità.

Lo smarcamento di questa nuova formazione interna è importante non tanto perché riporterebbe le correnti in un Pd che vorrebbe superarle ma perché cambia i rapporti di forza all’interno dei gruppi parlamentari. Senza di loro, infatti, i “bonacciniani” non avrebbero più la maggioranza e Schlein vedrebbe spianata la strada per i suoi candidati, i fedelissimi Braga alla Camera e Boccia al Senato.

La fumata bianca dovrebbe arrivare ad horas ma una situazione così escandescente la dice lunga su quanto sia solido il cemento che dovrebbe tenere insieme le diverse anime del Partito Democratico.