L’esperto critico d’arte, Vittorio Sgarbi, scioglie il nodo sulla spinosa questione se candidarsi a sindaco di Arpino o continuare il percorso avviato nel 2018 a Sutri. Due città nella stessa Regione, il Lazio, ma opposte. Una in provincia di Viterbo, l’altra Frosinone. La scelta è stata sofferente, ma alla fine sono prevalsi i sentimenti: Vittorio Sgarbi si ricandiderà a sindaco di Sutri. Non ci sono dubbi.

“Nel 2018 la scelta fu Sutri – ha detto il sottosegretario alla Cultura, attuale sindaco del Comune del Viterbese, durante una visita ad Arpino, in provincia di Frosinone – adesso immagino quella città dove sono stato sindaco in mano di chi potrebbe venire dopo di me con il senso di affidarla ai barbari”. La scelta, dicevamo, è di cuore e premura, come un genitore che si preoccupa per il futuro del figlio. “Provo una grande tenerezza per Sutri, e quindi ho la sensazione che forse sia utile che io rimanga. Temo che abbandonare Sutri sarebbe come mandare un bambino all’orfanotrofio. Ci sono personaggi che non si capisce come possano anche pensare di candidarsi, senza esperienza, senza cultura, senza storia”.

“A Sutri – ha proseguito Sgarbi – c’è una città meravigliosa e i cittadini che sembrano come dei marziani, nel senso che sono contenti che uno faccia bene per loro, ma non hanno alcuna iniziativa per potenziare, allargare”, ha concluso.

Vittorio Sgarbi a Sutri: i precedenti da sindaco

Vittorio Sgarbi è stato eletto sindaco di Sutri nel 2018. Il 14 e il 15 maggio 2023 si terranno le prossime amministrative a che milioni di cittadini scelgano il proprio sindaco. Anche Sutri quindi. Vince infatti le elezioni amministrative del 10 giugno 2018 con il 58,79% delle preferenze, pari a 2.207 voti (Sutri ne ha in totale 6.597), con la lista civica Rinascimento Sgarbi, arrivando quindi davanti a Luigi Di Mauro, che si ferma al 41,21%. È stato anche sindaco di San Severino Marche, dal 1992 al 1993, sostenuto dalla Democrazia Cristiana. Il 30 giugno 2008 diventa primo cittadino di Salemi, vincendo ballottaggio con il 35,85% dei voti (sostenuto sempre dalla Dc e dall’Udc). Il suo periodo a Salemi è ricordato per la composizione della sua giunta: nomina il cantante Morgan assessore all’ebbrezza, Oliviero Toscani e Peter Glidewell assessori al nulla, Ma soprattutto per aver deciso di vendere le case di Salemi, distrutte dal terremoto del Belice, al prezzo simbolico di 1 euro, con l’obiettivo di salvaguardare il patrimonio artistico della cittadina siciliana.