I corpi senza vita dei due escursionisti travolti da una valanga e dispersi dalla serata di ieri, Sabato 25 Marzo 2023, sono stati rinvenuti questa mattina sul monte Sasso Nero nella valle Aurina in Alto Adige.

La tragedia è accaduta a circa 1.700 metri di quota nella serata di ieri, ma le ricerche sono state avviate solo alle prime luci dell’alba. In poco tempo i soccorritori hanno ritrovato i due dispersi, purtroppo morti. Si tratta di un uomo cittadino italiano di 51 anni e della sua 33enne compagna di origini lituane. Entrambi erano residenti a Cavallino Tre Porti in provincia di Venezia.

I due alloggiavano presso un bed & breakfast di zona e, nella giornata di ieri Sabato 25 Marzo, avevano deciso di immergersi nella natura per una passeggiata con le ciaspole.

Il proprietario della struttura turistica non vedendoli ritornare con l’arrivo della sera aveva lanciato l’allarme. Tuttavia la scarsa visibilità notturna aveva fatto desistere nelle operazioni di ricerca dei due escursionisti. L’attività da parte degli uomini del Bergrettung, vale a dire il soccorso alpino in lingua tedesca altoatesino, è ripresa questa mattina.

Dopo qualche ora di perlustrazione della zona, gli esperti alpinisti hanno dunque localizzato i corpi delle due persone. Purtroppo per loro la morte era già sopraggiunta. Da una ricostruzione preliminare dell’accaduto, è possibile che una valanga abbia sorpreso il 51enne e la sua compagna, travolgendoli. Per i due non ci sarebbe stata possibilità di scampo. Il decesso sarebbe sopraggiunto non solo per le rigide temperature ma anche per i traumi subiti nello scivolamento a valle.

Valanga in valle Aurina: le operazioni di ricerca e recupero delle vittime

Robert Tasser, caposezione del Bergrettung della Valle Aurina, ha descritto in prima persona le manovre di ricerca nell’area e le successive operazioni disperate di soccorso. Nonostante poi l’utilizzo di un mezzo di elisoccorso per accelerare le procedure di salvataggio, gli esperti alpini sono arrivati tardi e non hanno potuto fare altro che dichiarare il decesso dei due escursionisti.

“Abbiamo iniziato le operazioni di ricerca questa mattina alle ore 8,45 dopo l’allarme lanciato dal proprietario del bed&breakfast in cui alloggiavano, dopo che lo stesso, non avendo visto ieri sera i due ospiti rientrare, prima è andato a personalmente a cercarli. Poi ha lanciato l’allarme, ma era, ormai, troppo tardi. Il medico d’emergenza è stato portato in quota dall’elicottero Pelikan 2. Abbiamo localizzato il telefono cellulare e siamo partiti con squadre di scialpinisti e motoslitte. Un corpo si trovava sotto la neve e l’altro sopra la massa nevosa”.

I corpi giacevano a circa 1.700 metri di altitudine nel percorso della Trippachtal sopra l’abitato di San Giovanni in Valle Aurina.

Gli esperti avevano sconsigliato le escursioni in quella zona nella giornata di ieri. Il bollettino ufficiale infatti mostrava un marcato grado di pericolosità di valanghe pari a 3 su una scala da 1 a 5.

I Carabinieri e la Guardia di Finanza hanno coadiuvato le operazioni di ricerca e successiva pianificazione del recupero delle salme.

Una seconda valanga a poca distanza

Nella giornata di ieri, sempre nella stessa Valle Aurina, una valanga ha travolto e trascinato per circa 180 metri un’escursionista altoatesina di 51 anni.

La donna si è fortunatamente salvata: è riuscita autonomamente a liberare la propria testa della neve che l’aveva investita e ad allertare i soccorritori. Gli esperti alpini l’hanno trovata sepolta dalla massa nevosa, con solo il viso e un braccio liberi.

La 51enne, appassionata di escursioni in montagna, ha riportato solo traumi di lieve entità e ha spiegato che stava procedendo in solitaria. Questo episodio, a poca distanza dal ritrovamento delle due vittime, dimostra quanto fosse alto il pericolo di valanga nella zona.