Due cadaveri sono stati scoperti sabato sera ad Amburgo, nel quartiere Langenhorn, al termine di una sparatoria familiare. Sul posto sono prontamente intervenute le volanti della polizia, richiamate dai vicini, che hanno confermato i decessi. Accanto a una delle due vittime è stata rinvenuta una pistola, il che sembra propendere per un caso di omicidio-suicidio. Stando ai racconti dei condomini, i deceduti erano membri di un gruppo rock della città.

Al momento entrambi i corpi non sono stati identificati dagli inquirenti. Sul caso indaga la Procura di Amburgo, mentre gli agenti stanno cercando di ricostruire quanto accaduto successivamente. In breve, sul posto sono accorsi dei conoscenti delle due vittime, che hanno cominciato ad alzare i toni a causa dell’accesso negato all’abitazione.

Omicidio suicidio ad Amburgo, città ancora sotto i riflettori

Il caso di omicidio suicidio ad Amburgo passa ancora in secondo piano rispetto alla sparatoria avvenuta all’interno di una Chiesa frequentata da Testimoni di Geova lo scorso 9 marzo. Tra le 8 vittime anche l’attentatore, un ex membro della congregazione, rimangono invece 9 i feriti.

Ieri si è svolta una commemorazione all’interno del palazzetto dello sport della città, a cui hanno partecipato fisicamente oltre 3mila persone e almeno 100mila collegate da remoto. Lo riferiscono gli organizzatori della cerimonia.

Oltre ai parenti dei defunti e delle vittime sopravvissute, hanno presenziato anche i rappresentanti di oltre 50 congregazioni tedesche di Testimoni di Geova. Immortalati dalle foto i rappresentanti della politica e delle autorità, tra cui il sindaco di Amburgo Peter Tschentscher (SPD), il vicesindaco Katharina Fegebank (Verdi), la presidente del Parlamento di Amburgo Carola Veit e i vertici della polizia di Amburgo.

Gli speaker hanno parlato di “violenza e brutalità senza precedenti”, esprimendo un ringraziamento alle forze di polizia, ai vigili del fuoco e ai soccorsi. Protagonista suo malgrado anche un Testimone che avrebbe spento le luci consentendo a molte persone di ripararsi nell’oscurità.