Passato alla Roma, presente al Galatasaray e futuro ancora tutto da scrivere, ma con il ritorno in Italia sullo sfondo. Nicolò Zaniolo si racconta alla Gazzetta dello Sport e lo fa illustrando anche gli scenari che riguardano un suo eventuale ritorno nel nostro campionato vista anche la clausola da 30 milioni presente nel suo contratto e lo sguardo attento di Milan e Juventus: “Il futuro non lo conosce nessuno. È ovvio che non posso garantire che resterò in Turchia cinque anni, ma finché sarò qui darò sempre il massimo. A Istanbul mi trovo benissimo. È una città che vive di calcio. Lo stadio poi è incredibile, non ho mai giocato in uno più caloroso, è almeno pari all’Olimpico. Ho accettato la Turchia perché avevo bisogno di rimettermi in gioco“, le parole dell’attaccante italiano.
Zaniolo-Roma: “Duro colpo essere definito un traditore”
Capitolo Roma. Zaniolo si toglie alcuni sassolini dalla scarpa nei confronti di club, ex compagni e tifosi. “Essere definito un traditore dai tifosi è stata una brutta batosta, è una cosa che mi è dispiaciuta tantissimo. Roma mi ha dato tutto, grazie alla Roma ho vinto e ho esordito in Nazionale, mio figlio è nato lì”. Ma cosa è successo realmente? “La verità verrà fuori. Io posso dire che mi sono sempre allenato, anche se non con gli altri. La maglia strappata contro il Genoa non voleva essere una mancanza di rispetto, è stato un gesto di stizza, non di disprezzo”. Zaniolo torna sul suo addio a gennaio dopo essere finito ai margini del club: “Se sul mio addio ha pesato anche il mancato rinnovo? Potrei parlare ore di promesse non mantenute. Mi dicevano che ero una punta di diamante, invece sono sempre stato considerato solo una plusvalenza. Per due anni mi è stato detto che il nuovo contratto era pronto”. L’attaccante oggi al Galatasaray racconta la sue verità: “A gennaio dell’anno scorso avrei firmato a poco più di quello che guadagnavo, perché a Roma stavo bene e sapevo che c’erano problemi col Financial Fair Play. Dopo tante chiacchiere mi sono stufato. Se io devo riflettere sul mio addio, penso che debbano farlo anche altri“.
Zaniolo e l’addio alla Roma: “Che delusione i miei ex compagni”
Zaniolo che a gennaio ha vissuto momenti delicati a Roma dopo aver rifiutato il trasferimento al Bournemouth: “In realtà non c’erano solo Bournemouth e Galatasaray, ma per non avere accettato gli inglesi sono stato messo fuori e i tifosi se la sono presa con me. Alcuni mi hanno inseguito con la macchina, altri sono venuti sotto casa. Io e la mia famiglia ci siamo spaventati anche perché ci siamo sentiti soli. Era gente arrabbiata, con cui non si poteva parlare. In quei giorni ho spento anche il cellulare perché arrivavano pure brutti messaggi“. Zaniolo non nasconde l’amarezza anche nei confronti dei compagni di squadra della Roma: “Sono rimasto deluso da quasi tutti. Non faccio nomi, ma dicevano che eravamo come fratelli e poi non mi hanno neppure salutato“. Per chiudere, Zaniolo ha parlato del rapporto con Mourinho: “È una grandissimo allenatore e una grandissima persona. Mi ha fatto giocare quasi sempre. Certo, lui è abituato a gestire i fuoriclasse e io non lo ero. Mi sarebbe piaciuto averlo fra quattro o cinque anni, però mi ha dato tanto lo stesso“.