Guerra in Ucraina, ultime notizie.

Certamente tengono banco le ultime dichiarazioni di Vladimir Putin, il quale ha parlato per la prima volta di un possibile coinvolgimento della Bielorussia come base delle armi nucleari. A suo dire, questa mossa sarebbe dovuta alla decisione del Ministero della Difesa del Regno Unito di fornire all’Ucraina munizioni contenenti uranio impoverito.

In realtà, pare che l’indiscrezione sia arrivata da fonti di intelligence, che andrebbero dunque a confermare il sodalizio stretto con il leader di Minsk, Aleksandr Lukashenko, già prima dell’invasione di febbraio 2022. In quest’ottica andrebbe dunque interpretata la rimozione della clausola costituzionale che sancisce lo status di neutralità della Bielorussia con un referendum approvato nel febbraio 2022.

 Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha dichiarato che non ci sono indicazioni sul fatto che la Russia si stia preparando a usare armi nucleari allo stato attuale. Dal Pentagono sostengono che la priorità rimane “la difesa collettiva dell’alleanza Nato“.

Guerra in Ucraina, i dati del bollettino del 25 marzo

Passiamo poi al consueto bollettino fornito dallo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine nel suo aggiornamento. Le truppe russe starebbero concentrando le loro offensive verso Lyman, Bakhmut, Avdiivka, Mariinka e Shakhtarsk: tutti villaggi situati nell’Oblast di Donetsk. In totale, le forze di Difesa ucraine hanno respinto più di 85 attacchi russi nella giornata del 25 marzo. Se si contano anche le incursioni nel resto del Paese, sono 114 i blitz compiuti da Mosca contro le infrastrutture civili. Quattro in forma missilistica, 34 per via aerea e 70 tramite artiglieria MLRS. Dnipro e Sumy rimangono altre regioni particolarmente sotto pressione.

Al contempo, sempre scorrendo il bollettino di Kiev, l’Aeronautica ha condotto 11 attacchi contro le basi temporanee russe, mentre le forze missilistiche e di artiglieria ucraine hanno preso di mira tre punti di controllo e cinque basi per le truppe e le attrezzature russe. Tra le novità segnalate dal report c’è l’impiego per la prima volta da parte della Russia del drone Orlan-10 e del Supercam, un veicolo aereo senza pilota, entrambi abbattuti.

AIEA di nuovo in visita a Zaporizhzhia

Vediamo ora gli aggiornamenti di contorno sullo scenario bellico.

Mikhail Podolyak, consigliere del capo dell’ufficio del Presidente dell’Ucraina, ha invitato l’Europa a rafforzare le sanzioni contro la Russia in risposta alla decisione di schierare armi nucleari tattiche in Bielorussia. Il braccio destro di Zelensky ha anche chiesto un aumento delle forniture di armi all’Ucraina per la controffensiva, nel dettaglio “proiettili da 155 millimetri, carri armati, munizioni tattiche“.

Il Cert ucraino, ossia l’organizzazione che fa capo ai servizi d’intelligence speciali, ha dichiarato che nei primi due mesi del 2023 sono stati compiuti oltre 300 cyberattacchi ai servizi pubblici di Kiev.

Il capo del gruppo mercenario filorusso Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha affermato che a più di 5.000 prigionieri russi che hanno combattuto in Ucraina è stata offerta l’amnistia. Un possibile indizio sul futuro del battaglione, che da mesi insiste nell’area di Bakhmut senza successo.

Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), Rafael Grossi, effettuerà la prossima settimana una seconda visita alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Precedentemente, il funzionario brasiliano aveva ispezionato il sito lo scorso settembre.