Detrazioni figli a carico 2023: a partire dal 1° marzo 2022 tali detrazioni spettano solamente per i figli di età uguale o superiore a 21 anni, dal momento che per quelli di età inferiore sono state sostituite dall’assegno unico e universale.
Perciò, i soggetti tenuti alla fornitura di assistenza fiscale dovranno calcolare l’importo delle detrazioni in due diverse modalità:
- con le vecchie regole per quelle che spettano per quanto riguarda il periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e il 28 febbraio 2022;
- con le nuove regole per quelle che spettano per quanto riguarda il periodo compreso tra il 1° marzo 2022 e il 31 dicembre 2022.
Inoltre, sempre a partire dal 1° marzo 2022 sono state introdotte le seguenti novità:
- non sarà più riconosciuta la maggiorazione di ammontare pari a 200 euro per ciascun figlio a carico di famiglie che ne hanno più di 3;
- non sarà più riconosciuta l’ulteriore detrazione di 1.200 euro prevista per le famiglie con più di 4 figli a carico;
- non saranno più riconosciute le detrazioni previste per i figli con disabilità.
Detrazioni figli a carico 2023: a quanto ammontano e dove devono essere inserite all’interno del modello 730
Per poter beneficiare delle detrazioni figli a carico 2023 i contribuenti devono indicare le dovute informazioni all’interno della sezione del modello 730 riguardante le “Informazioni relative al contribuente”.
In particolare, all’interno della casella “Soggetto fiscalmente a carico di altri” il contribuente dovrà inserire i seguenti codici:
- il codice “1” per indicare un contribuente a carico con reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro al lordo degli oneri deducibili;
- il codice “2” per indicare i figli di età non superiore a 24 anni con reddito complessivo uguale o inferiore a 4.000 euro al lordo degli oneri deducibili.
In sostanza, all’interno del prospetto “Familiari a carico” dovranno essere inseriti i dati relativi al coniuge, ai figli o agli altri familiari a carico, in modo da poter beneficiare delle agevolazioni fiscali previste.
Per quanto riguarda i soggetti che possono essere considerati come fiscalmente a carico troviamo:
- il coniuge non legalmente ed effettivamente separato, anche se non convivente o residente all’estero;
- i figli, compresi i figli adottivi, affidati o affiliati, indipendentemente dal superamento di determinati limiti di età e dal fatto che siano o meno dediti agli studi o al tirocinio gratuito, anche se non conviventi o residenti all’estero;
- il coniuge legalmente ed effettivamente separato;
- i discendenti dei figli;
- i genitori, compresi quelli adottivi;
- i generi e le nuore;
- il suocero e la suocera;
- i fratelli e le sorelle, anche unilaterali;
- i nonni e le nonne.
Per quanto riguarda l’importo da prendere in considerazione per poter considerare un proprio figlio come fiscalmente a carico, invece, bisogna calcolare anche le seguenti somme nel reddito complessivo conseguito nel periodo d’imposta 2022:
- il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni;
- le retribuzioni corrisposte da Enti e Organismi Internazionali, Rappresentanze diplomatiche e consolari, Missioni, Santa Sede, Enti gestiti direttamente da essa ed Enti Centrali della Chiesa Cattolica;
- la quota esente dei redditi di lavoro dipendente prestato nelle zone di frontiera ed in altri Paesi limitrofi in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto lavorativo da soggetti residenti nel territorio dello Stato;
- il reddito d’impresa o di lavoro autonomo assoggettato ad imposta sostitutiva in applicazione del regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità;
- il reddito d’impresa o di lavoro autonomo assoggettato ad imposta sostitutiva in applicazione del regime forfetario per gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni.
Le detrazioni per figli a carico per il 2023 è prevista solamente nei mesi di gennaio e febbraio per tutti, mentre solamente per chi ha figli di età pari o superiore a 21 anni anche a partire dal mese di marzo.
La detrazione fiscale per ogni figlio a carico è pari a 950 euro ed è aumentata fino a:
- 1.220 euro per ciascun figlio di età inferiore a tre anni;
- 1.350 euro per ciascun figlio con disabilità di età superiore a tre anni;
- 1.620 euro per ciascun figlio con disabilità di età inferiore a tre anni.
Questi importi sono puramente indicativi, dal momento che le detrazioni per i figli a carico diminuiscono all’aumentare del reddito.