Il cambio di allenatore al Bayern Monaco è arrivato come un fulmine a ciel sereno con l’addio di Julian Nagelsmann e la presentazione di Tomas Tuchel. L’ex tecnico di Chelsea e Psg prende in corsa la corazzata tedesca ancora in corsa in tutte le competizioni con l’affascinante sfida al Manchester City di Pep Guardiola nei quarti di Champions League. L’allenatore nato nel sud della Germania sfrutterà questa sosta per le nazionali per conoscere il gruppo e cominciare a dare il suo marchio di gioco.

E’ un onore avere la possibilità di allenare questa squadra. Quando arrivi qui ti rendi conto che è uno dei club più grandi del mondo, con questa squadra puoi puntare a vincere qualsiasi trofeo. Nel Dna di questo club c’è l’obbligo di vincere ma conta anche il modo in cui si fa. Ho un’idea di cosa si può fare e non vedo davvero l’ora che rientrino tutti. Il mio approccio? ‘Less is more’, e ce la giocheremo su tutti i fronti. Il mio pensiero è che le cose si possono risolvere in allenamento, è sul campo che si conquista la fiducia dei giocatori” ha spiegato Tuchel durante la conferenza stampa di presentazione con il Bayern Monaco.

I bavaresi nel destino

Non è stato però il primo colloquio avuto fra Tuchel e il Bayern Monaco visto che già nel 2018 c’era stato un timido approccio da parte del club con il tecnico che preferì guardare altrove. “Eravamo in trattativa ma non potevo aspettare la decisione del club perché avevo un’altra offerta molto allettante sul tavolo. Ho un’idea di come giocare con questa squadra, ma ogni cosa a suo tempo. So che non tutti saranno contenti del cambio allenatore, starà a me guadagnarmi la fiducia. Faranno parte del mio staff Arno Michels e Zsolt Loew, spero anche che possa arrivare Anthony Barry che è ancora sotto contratto con il Chelsea. Per quel che riguarda Nagelsmann penso che per lui sia difficile, anche perché ci conosciamo. Ma penso anche che sia giusto che io accetti questa opportunità di lavoro”.

Sogno triplete con debutto da incubo

Il Bayern Monaco è in corsa per tutti gli obiettivi ma le difficoltà sono dietro l’angolo, per l’esattezza sabato 1° aprile alle 18:30 quando all’Allianz arriverà il Borussia Dortmund capolista con un punto di vantaggio proprio sui bavaresi. Il Der Klassiker sarà speciale per Tuchel che dal 2015 al 2017 lo ha già affrontato ma sulla panchina dei gialloneri. “Non potrebbe esserci sfida più grande. È la partita per eccellenza del calcio tedesco e che assume un’importanza ancora maggiore visto il cammino straordinario del Borussia e il nostro ritardo in classifica. Quando ho capito che l’offerta fosse immediata, mi sono subito reso conto che la prima sfida sarebbe stata quella. Adesso si tratta di conoscersi con i giocatori e concedersi anche il lusso di scrollarsi di dosso il passato. Sabato vogliamo mettere il primo punto esclamativo e ho un’idea su come fare. Julian ci ha dato la possibilità, arrivati a fine marzo, di essere in corsa per tutti i titoli. Ora sta a noi vincerli”.

Le esperienze per l’Europa

Dopo anni fra Liga Francese e Premier League è tornato nel suo campionato, mancava dal 2017 dalla Bundesliga. Il tecnico non nega che l’Inghilterra al momento offre il campionato più interessante: “E’ il più difficile in Europa ma questo Bayern potrebbe giocarsela anche in Premier“. Reduce dalle esperienze al Psg e al Chelsea, ammette: “Pensavo che avrei continuato la mia carriera all’estero ma la grandezza della sfida che mi si presentava ha fatto pendere la bilancia verso il ritorno in Germania. Il contratto fino al 2025? La durata non mi interessa molto, se andrà bene proveremo ad andare oltre, se invece la società non sarà soddisfatta, cambierà. Il primo passo spetta a me, ripagando la fiducia che mi è stata data“.