Ora legale disturbi rimedi. Insonnia, irritabilità, nervosismo ed emicrania. Sono i disturbi che può portare il cambio dell’ora dovuto dal passaggio all’ora legale. Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo è in programma il ritorno dell’ora legale: lancette avanti di un’ora, le giornate diventano più lunghe e si risparmia energia elettrica ma si dorme un’ora in meno. Possibile che 60 minuti di differenza abbiano tutti questi effetti sull’organismo? A quanto pare la risposta è si. Con il passaggio all’ora legale, molti di noi possono sperimentare effetti negativi sulla salute come stanchezza, disturbi del sonno, stress e difficoltà di concentrazione. Un vero e proprio effetto Jet-lag. I disturbi derivanti dal cambio di orario, benchè minimo, dipendono dalla reazione del nostro corpo alla differenza tra l’orologio interno, il cosiddetto ritmo circadiano, e l’orario esterno. Il ritmo circadiano è un ritmo fisiologico caratterizzato da un periodo di circa 24 ore. Il termine “circadiano” viene dal latino circa diem e significa appunto “intorno al giorno“. Questo ritmo regola il ciclo sonno-veglia e molti parametri vitali che hanno un andamento periodico, come fame, rigenerazione cellulare, temperatura corporea. Anche la sola perdita di un’ora di sonno altera per qualche giorno i ritmi dell’organismo. Ma ci sono coloro che ne risentono più di altri. E sono soprattutto le persone abituate a fare tardi la sera, o al contrario chi invece è abituato a svegliarsi all’alba. I poli opposti in sostanza sono le prime persone ad andare in tilt per una mancanza dell’equilibrio sonno-veglia. Per cui, anche cambiamenti minimi dei ritmi quotidiani possono causare stress e generare stanchezza, sonnolenza diurna, emicrania, perdita dell’appetito, riduzione dell’attenzione e alterazione dell’umore.

Ora legale disturbi e rimedi, arriva la notte del cambio dell’ora ma non per tutti avviene senza conseguenze

Secondo uno studio, l’effetto durerebbe per i sette giorni successivi al cambio dell’ora, con un aumento del 5% degli infarti del miocardio. Cifre confermate di recente anche dall’istituto Karolinska di Stoccolma, che parla di un aumento del 4%.
Tuttavia, esistono alcuni accorgimenti che possono aiutare a contrastare gli effetti del passaggio all’ora legale e ad adattarsi gradualmente al nuovo orario. Gli esperti consigliano, a partire da qualche giorno prima del cambio di orario, di anticipare la sveglia di una ventina di minuti o andare a dormire un po’ prima la sera per abituare l’organismo. Aiuterà a impostare i nuovi ritmi in modo meno traumatico. Se non si riesce a prendere sonno, sono disponibili, in automedicazione, sedativi leggeri di origine vegetale per favorire il riposo (passiflora, valeriana). Per favorire il riposo è consigliabile consumare pasti leggeri prima di coricarsi, ed evitare alcolici e un eccessivo consumo di sostanze eccitanti e che influiscono sul ciclo sonno-veglia. Nel caso l’effetto sfociasse in emicrania, assumnere degli antinfiammatori non steroidei, possono notevolmente alleviare il fastidio. Aiutarsi con degli integratori da automedicazione, se nervosismo e irritabilità perdurano. E poi sforzarsi di fare attività fisica, tanto più se all’aria aperta e se possibile al mattino, in modo da godere dei benefici per tutta la giornata e arrivare più stanchi e meno stressati alla sera. Infatti, fare sport, soprattutto attività anaerobiche intense, troppo in prossimità dell’ora di andare a letto non favorisce il riposo, anzi aumenta la difficoltà addormentarsi in relax, perché l’attività fisica che richiede sforzo e resistenza all’organismo stimola il sistema nervoso e non favorisce il rilassamento. A risentire del cambio dell’ora sono anche e soprattutto i bambini. Per questo è importante abituarli al nuovo orario gradualmente, come per gli adulti, anticipando di 15 minuti al giorno l’ora della nanna, per evitare un cambiamento brusco e assicurare loro nel fine settimana gli stessi orari dei giorni lavorativi. Quanto agli adulti, dopo una settimana di impegni tra casa e lavoro, tendono a risentire maggiormente della modifica delle attività e delle abitudini di riposo durante il fine settimana. Non è raro, infatti, proprio nel week end soffrire di occasionali mal di testa e soprattutto la domenica sera, quando inoltre si comincia a pensare alle responsabilità del lunedì, avere difficoltà ad addormentarsi. Basta tuttavia qualche piccolo accorgimento per facilitare l’adattamento dell’organismo.