Per protesta, un’intera classe di Frigento, in provincia di Avellino, decide di non andare in gita scolastica. Fino a qui non ci sarebbe nulla di strano, semmai quantomeno insolito. Ma il motivo della presa di posizione è nobile: i ragazzi si sono schierati al fianco di un loro compagno di classe disabile, che non avrebbe potuto viaggiare con la carrozzella.
Non c’era posto per lui sul pullman e neppure in traghetto. Sarebbe stato così costretto a rimanere da solo in aula: per questo motivo, tutta la classe ha deciso di non partire.
Un grande gesto di amicizia e complicità, quello di una quinta classe del liceo linguistico e delle scienze umane di Frigento. Una decisione irrevocabile: se lui non può venire, allora anche noi ci tiriamo indietro. Nonostante i tentativi dei docenti, del resto, la compagnia che aveva organizzato il viaggio d’istruzione era stata chiara: nessuna disponibilità di posti per il ragazzo disabile.
Avellino, rinunciano alla gita scolastica per solidarietà al compagno disabile: il preside del liceo pronto a riorganizzare il viaggio
La meravigliosa storia di solidarietà è stata raccontata dal portale Irpinia News, che ha rivelato come la classe non si sia fermata alla rinuncia. Gli studenti hanno infatti organizzato una piccola protesta davanti ai cancelli della scuola.
Non vogliamo accusare nessuno. Quello che noi vorremmo sapere è come sia possibile che la compagnia non abbia sufficienti posti per persone disabili. Vorremmo delle spiegazioni.
I ragazzi hanno poi sottolineato di aver “deciso di protestare per ottenere delle risposte e per denunciare quanto accaduto”, dal momento che “tutti abbiamo il diritto di andare in gita“. Gli studenti si appellano all’articolo 645 dell’11 aprile 2002 del capitolato d’oneri tra istituzioni scolastiche e agenzie di viaggi emanato dal Ministero d’istruzione, che sancisce tale diritto.
Sulla vicenda è intervenuto il preside dell’istituto, Attilio Lieto, schierandosi a favore dei ragazzi e del loro altruismo e aprendo ad una nuova soluzione.
Sono fiero dei miei ragazzi: ci metteremo subito al lavoro per riorganizzare la gita. Che, naturalmente, faremo tutti insieme.