Chi pensa che il taglio delle tasse non sia una priorità di questo governo “è cretino“: parola di Matteo Salvini, intervenuto alla scuola di formazione politica della Lega a Milano. Il vicepremier ha toccato vari temi, a partire dalla questione fiscale fino al bilancio dei primi mesi dell’esecutivo in carica.

Ci sono signori del no di professione che non vogliono mai niente: no allo stadio, no all’Expo, no alle Olimpiadi, no alla Tav, alla Tap, alla Flat tax. C’è qualcuno che addirittura dice che la priorità non è abbassare le tasse. È cretino, perché evidentemente ha 10 milioni di euro in tasca. Ma abbassare le tasse è una priorità mia, della Lega e del governo. Mettetevi il cuore in pace.

Il ministro delle Infrastrutture ha parlato anche del Ponte sullo Stretto di Messina, che a suo dire “costa un anno di reddito di cittadinanza“. Il leader della Lega ribadisce come, secondo il suo punto di vista, sia meglio usare i soldi “per qualcosa che resta nel nostro Paese e che crea mobilità, velocità e che crea soprattutto risparmio ambientale”.

Come fai a dire che la flat tax, le opere pubbliche e il Ponte sullo Stretto non sono le priorità? Non occorre uno scienziato.

Salvini sul taglio delle tasse, il vicepremier promuove il governo: “Giorgia sta facendo un gran lavoro”

Al Consiglio Ue, ma più in generale come capo di governo, “Giorgia ha fatto e sta facendo un gran lavoro“. Salvini rivendica così la condotta dell’esecutivo, che “va in Europa e fa gli interessi del Paese”, al contrario di “qualche italiano che in Europa va a fare gli interessi degli altri”.

Giorgia ha fatto e sta facendo un gran lavoro: tutti i giorni ci sentiamo, ci confrontiamo e condividiamo percorsi e idee. Più cercano di allontanarci e più ci uniamo.

Riforma fiscale, Giorgetti: “Il di più prodotto deve essere tassato di meno”

La riforma fiscale varata dal governo punta a premiare “le imprese virtuose” e allo stesso tempo a “semplificare” le regole. Parola del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, a Bergamo per la cerimonia di giuramento degli allievi dell’Accademia della Guardia di Finanza.

Il principio alla base della riforma è che “il di più prodotto deve essere tassato di meno, così da far diventare i bravi migliori”. Giorgetti sottolinea come si tratti di “un incentivo alle imprese virtuose”, anche allo scopo di attrarre “quelle che possono diventarlo”, “un incentivo vero per ogni agire economico”.

Il secondo intento è “semplificare”, per consentire a tutti di fare meglio il proprio mestiere.

Con la riforma fiscale abbiamo cercato di premiare il meglio, nonostante i limiti delle risorse. Ciò che viene più prodotto deve essere tassato di meno e ciò sia da incentivi alle imprese virtuose e a quelle che lo vogliono diventare. L’altro nostro intento è la semplificazione. Perché semplificare aiuterà tutti a fare meglio, anche voi che avete giurato oggi.

Una chiosa sulla crisi che attraversano le banche in Europa e negli Usa, che il governo “monitora e controlla”: al momento il sistema bancario italiano “appare solido, i problemi stanno altrove”.

Il governo è sempre pronto per i provvedimenti, siamo inseriti in un sistema come quello europeo che ha delle regole e un sistema di controlli ma ribadisco che fino a questo momento per quanto riguarda il sistema bancario non abbiamo segnali di preoccupazione.